Iscrizione in CAI per irregolare utilizzo di carte di credito


Centrale rischi CRIF, segnalazione cai carte di credito





Sia io che mio marito abbiamo saputo di essere iscritti in CAI per una carta di credito che non siamo più riusciti a pagare: l’importo totale dovrebbe essere di circa 3 mila euro, ma, leggendo alcuni articoli mi pare di aver capito che si viene iscritti per debiti superiori a 30 mila euro.

Domanda 1) E’ corretto?

Domanda 2) qual è la differenza tra CAI e CRIF?

Domanda 3) dopo quanto tempo si viene cancellati da CAI CRIF ecc, nel caso non si riuscisse mai a saldare il debito?

Domanda 4) se ho un debito (che purtroppo per gravi problemi economici non ho più pagato da un anno) per 2 finanziamenti totale 70.000 euro e due carte totale 4.500 euro, è presumibile che sia iscritta in tutte queste centrali di rischio bancario?

Sto cercando di avere una sospensione di alcune rate del mutuo finora pagato regolarmente con mille sacrifici (anche rinunciando a mangiare regolarmente e a curarmi), ma la Banca dice prima che non è possibile e ora che forse si potrebbe ma deve vedere prima tutta la situazione; io sarei tentata di non accennare al fatto che ci sono quattro situazioni in sospeso, ma temo che sia inutile.

La soglia a cui lei fa riferimento è relativa alla Centrale Rischi della Banca d’Italia in cui si viene segnalati quando si ottiene un finanziamento pari o superiore a 30 mila euro. Anche per questa banca dati dei cattivi pagatori, tuttavia, le segnalazioni negative (debiti in sofferenza) riguardano un qualsiasi importo.

La CAI (Centrale d’Allarme Interbancaria) è gestita da Banca d’Italia e raccoglie segnalazioni riguardo assegni emessi senza copertura in conto corrente o (come nel suo caso) per utilizzo irregolare di carte di credito (conto corrente che non ha la necessaria copertura al momento dell’addebito di quanto speso con la carta di credito). La segnalazione è obbligatoria.

La CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione finanziaria) è invece una banca dati privata a cui partecipano banche e finanziarie su base volontaria e che raccoglie segnalazioni riguardanti prestiti rateali (finanziamenti, mutui, leasing, cessione del quinto) non rateali (fidi di conto, finanziamenti di anticipo su effetti o finanziamenti all’import/export) e carte di credito (carte rateali e a saldo, affidamenti revolving). Di solito viene alimentata anche con informazioni provenienti da altri archivi.

Per quanto attiene le centrali rischi private (CRIF, Cerved Experian e CTC) il codice deontologico e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilita’ e puntualita’ nei pagamenti (concordato fra le associazioni di categoria, quelle dei consumatori e l’Autorita’ per la protezione dei dati personali), dispone che la segnalazione negativa possa essere cancellata, su richiesta del debitore, in caso di mancata regolarizzazione del rimborso del prestito, decorsi tre anni dalla data in cui avrebbe dovuto essere corrisposta l’ultima rata del finanziamento. A meno che il creditore (o chi gli subentra, come cessionario, ad esempio) non proceda a rinnovare la segnalazione.

Il codice deontologico non regola, però, l’attività della Centrale Rischi CR della Banca d’Italia (disciplinata dal Testo Unico Bancario e dalle relative disposizioni attuative del CICR).

La segnalazione in CR per crediti classificati a sofferenza di qualsiasi importo, non è più dovuta a partire dal mese in cui il rapporto si è estinto e, a differenza di quanto accade per le Società di informazioni creditizie (SIC) private, il venir meno dell’obbligo di segnalazione non comporta, tuttavia, la cancellazione delle segnalazioni precedenti.

La permanenza in CAI (segmento carte di credito) è invece biennale.

Domanda 4) se ho un debito (che purtroppo per gravi problemi economici non ho più pagato da un anno) per 2 finanziamenti totale 70.000 euro e due carte totale 4.500 euro, è presumibile che sia iscritta in tutte queste centrali di rischio bancario?

Il suo nominativo potrà essere segnalato in queste banche dati o in altre ancora, quali CTC (Consorzio per la Tutela del Credito) ed Experian Cerved, solo per citarne ulteriori due.

24 Settembre 2016 · Ornella De Bellis


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