Irrecuperabilità del credito
Vorrei sapere cosa accadrebbe nel caso di un pignoramento infruttuoso: e se il creditore, resosi conto dell'irrecuperabilità del credito, decidesse di non procedere ad alcuna azione esecutiva anche dopo l'ingiunzione ed il precetto?
Un evento, quello del pignoramento infruttuoso, più frequente di quanto non si creda e sulle cui conseguenze devono fare i conti i creditori che avviano azioni esecutive senza prima indagare sulla possibilità di escutere con successo il debitore.
Al creditore non resta altro da fare che cedere il credito, oppure inviare al debitore, con cadenza decennale, una comunicazione interruttiva dei termini di prescrizione nella speranza che, prima o poi, l'obbligato vinca alla lotteria ...
25 marzo 2015 · Simone di Saintjust
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Approfondimenti e integrazioni dal blog
Azione revocatoria ordinaria - Può essere proposta anche a tutela di una legittima aspettativa di credito (credito litigioso)
È principio consolidato che l'azione revocatoria possa essere proposta non solo a tutela di un credito certo, liquido ed esigibile, ma, in coerenza con la sua funzione di conservazione dell'integrità del patrimonio del debitore, anche a tutela di una legittima aspettativa di credito. Avendo, infatti, il codice civile (con l'articolo 2901) accolto una nozione lata di credito, comprensiva della ragione o aspettativa, anche il credito eventuale, nella veste di credito litigioso, è, idoneo a determinare (sia che si tratti di un credito di fonte contrattuale oggetto di contestazione in separato giudizio, sia che si tratti di credito risarcitorio da fatto ...
Credito al consumo e inadempimento del venditore - Il consumatore ha diritto alla risoluzione del contratto di credito anche se non c'è rapporto di esclusiva fra creditore e fornitore del bene
La Corte di Giustizia, con la sentenza del 23 aprile 2009 (emessa nella causa C-509/07) ha stabilito che l'esistenza di una clausola di esclusiva tra fornitore del bene e finanziatore, non è presupposto necessario del diritto del consumatore di procedere contro il creditore in caso di inadempimento delle obbligazioni da parte del fornitore, al fine di ottenere la risoluzione del contratto di credito e la conseguente restituzione delle somme corrisposte al finanziatore. Peraltro, la giurisprudenza di legittimità, partendo dalla direttiva comunitaria e dalla interpretazione della stessa da parte della Corte di giustizia ha individuato, nella successiva evoluzione legislativa attualmente in ...
Sconfinamenti di aperture di credito e carte di credito - La Commissione di Istruttoria Veloce (CIV)
A fronte di sconfinamenti, i contratti di conto corrente, apertura di credito (fido) e carte di credito possono prevedere a carico del cliente una commissione di istruttoria veloce (CIV), quale unico costo ulteriore rispetto all'applicazione del tasso di interesse sull'ammontare dello sconfinamento concesso. La norma si applica agli sconfinamenti sia in assenza di affidamento, sia oltre il limite dello stesso. La CIV non ha funzione risarcitoria, analoga a quella di una penale, ma è volta unicamente a remunerare l'attività di verifica, sia pure veloce, dei presupposti per la concessione di nuovo credito ovvero del merito creditizio del cliente (credit score). ...
Per il fisco è reato compensare un credito inesistente o un credito non spettante
Le norme tributarie (articolo 10 quater del D.Lgs. 74/2000) puniscono la condotta di chi utilizzi in compensazione nelle dichiarazioni di imposta, crediti non spettanti ovvero inesistenti, per un ammontare superiore, per ogni periodo di imposta, ad Euro 50 mila. Va tuttavia precisato che, mentre il concetto di credito inesistente è di facile ed intuibile identificazione (essendo chiaramente tale il credito del quale non sussistono gli elementi costitutivi e giustificativi), la nozione di credito non spettante consiste nel portare, eventualmente, in detrazione un credito tributario, pur astrattamente esistente ma ancora pendente. Deve ritenersi pertanto, concordemente con quanto già affermato in giurisprudenza, ...
Credito al consumo e inadempimento del fornitore - Come si risolve il contratto di credito
Nei contratti di credito a consumo collegati, in caso di inadempimento da parte del fornitore di beni o servizi, il cliente, dopo aver inutilmente effettuato la costituzione in mora del fornitore, ha diritto alla risoluzione del contratto di credito, se con riferimento al contratto di fornitura di beni o servizi l'inadempimento del fornitore è di grave entità. La risoluzione del contratto di credito comporta l'obbligo della finanziaria di rimborsare al cliente le rate già pagate, nonché ogni altro onere eventualmente applicato. Il cliente ha l'obbligo di segnalare alla finanziaria il grave inadempimento del fornitore di beni o servizi mediante invio ...
Spunti di discussione dal forum
Morte del creditore pignoratizio dopo la notifica del pignoramento al debitore sottoposto ad azione esecutiva
CASO: Creditore inizia procedura esecutiva (pignoramento), cosa succede se creditore procedente muore? Se l'immobile pignorato fosse in parte di proprietà di una signora che ha il diritto di uso e abitazione, tale diritto è opponibile ad eventuali terzi creditori?
Accoglimento dell'azione revocatoria promossa dal creditore - Il debitore può essere sottoposto ad azione esecutiva o bisogna attendere il passaggio in giudicato della sentenza?
Vorrei gentilmente sapere se il creditore vincitore in primo grado di un giudizio di revocatoria per dare corso al pignoramento e all'espropriazione forzata deve attendere il terzo grado di giudizio o può farlo immediatamente dopo la sentenza di primo grado.
Azione revocatoria di un atto dispositivo del debitore promossa dal creditore cessionario
Vorrei chiedere se in caso di cessione del credito cambiando il creditore lo stesso può esperire azione revocatoria ma da quale data? Si tiene conto sempre quella del sorgere del credito o da quando è stato ceduto?
Ricorso all'ABF e credito ceduto a terzi nelle more della decisione
Vorrei cortesemente sapere se dovessi iniziare tramite l'ABF un procedimento verso una finanziaria e questa decidesse di vendere il debito prima che ci sia il pronunciamento dell'organismo incaricato, chi dovrà farsi carico di eventuali oneri per la lite intrapresa, la società cedente o quella che ha acquisito il credito?
Probabile pignoramento del conto corrente dopo decreto ingiuntivo e precetto - Per svuotare il conto in odore di prelievo coattivo del saldo meglio aspettare la notifica del pignoramento o…
Mi riferisco a questo topic: se ho ben capito, decreto ingiuntivo 30 giorni per eventuale opposizione, più ulteriori 10 giorni per opposizione al precetto significa che possono passare circa 40 giorni almeno affinchè il creditore possa procedere con il blocco del conto o il pignoramento dello stipendio. Per capire meglio (scusate se insisto ma è molto importante) se io domani 9 marzo ricevo un decreto ingiuntivo, il 10 marzo non sarà mai possibile che possa già essere bloccato il conto? Cordiali saluti, e scusate ancora se risulto un pò insistente. Grazie
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