In caso di avvio di un’attivita’ di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell’erogazione dell’Assegno di inclusione, il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico, entro il limite massimo di 3.000 euro lordi annui.
Questo è quanto scritto nel decreto lavoro approvato dal governo Meloni a partire dal 2024.
Ma vale anche per chi sta percependo il reddito di cittadinanza adesso? Cioè un percettore di reddito di cittadinanza sposato e con figlio minore a carico se trova lavoro a tempo determinato, fino a 3000 euro di guadagno, l’importo del reddito di cittadinanza rimane uguale?
Oppure c’è il ricalcolo da subito dell’importo del reddito di cittadinanza?
Il mese di agosto sarà l’ultimo mese in cui il reddito di cittadinanza sarà erogato nella forma attuale: a partire dal mese di agosto 2023, infatti, il Reddito di Cittadinanza non dovrebbe essere più corrisposto agli occupabili. Continueranno a percepire il beneficio, secondo le intenzioni rese pubbliche dal governo, solo coloro che hanno più di 60 anni o nel cui nucleo familiare sono presenti disabili, minorenni o anziani ultrasessantenni.
Naturalmente, le nuove regole relative all’assegno di inclusione (e non al reddito di cittadinanza) come normate nello stralcio del decreto lavoro appena sopra riportato, verranno applicate a partire dal gennaio 2024 contestualmente all’entrata in vigore del decreto stesso.
5 Maggio 2023 · Simone di Saintjust