Guida per più di 30 giorni di un veicolo non intestato ad un familiare convivente – Violazione di cui all’articolo 94 comma 4bis del Codice della Strada

E' complicato contestare la violazione dell'arti. 94 comma 4 bis del CdS, a meno che non si verifichino specifici eventi a distanza superiore a 30 giorni












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Ogni tanto guido la macchina di mia sorella, intestata a lei che, però, non vive nella stessa residenza mia: potrei utilizzarla solo per 30 giorni continuativi stando alla normativa.
Ma se la utilizzo 10 giorni si, poi sto, e poi riprendo, non si tratta più di 30 giorni continuativi. Posso farlo? Grazie

Bisognerebbe innanzitutto chiedersi come può fare l’Autorità che dovrebbe sanzionare la violazione di cui all’articolo 94, comma 4-bis, del Codice della Strada (CdS) ad accertare l’infrazione stessa. Ebbene, l’accertamento potrebbe derivare da due successive sanzioni per violazione del CdS, con notifica immediata e/o sinistri, con intervento della polizia municipale, intervallati da più di 30 giorni, mentre si è alla guida, autorizzata, di un veicolo di proprietà di un familiare non convivente o di un terzo.

Ammesso sempre che esista un archivio elettronico centralizzato che raccolga i dati dei soggetti non proprietari del veicolo, conducenti lo stesso in occasione di sanzioni per violazione del CdS, con notifica immediata e/o coinvolti in sinistri, con intervento della polizia municipale ed ammesso anche che, esistendo tale archivio, esso risulti aggiornato da qualcuno e gli agenti provvedano a consultarlo e ad inserire le informazioni necessarie.

Già nell’ottobre 2014 il Ministero dell’Interno, con la circolare 300/A/7812/14/106/16, espresse le proprie perplessità in merito alla realistica possibilità di accertare la violazione di cui all’articolo 94, comma 4-bis del CdS.

Bisognerebbe cominciare a preoccuparsi, secondo noi, dopo la prima infrazione al CdS notificata immediatamente o in occasione del primo coinvolgimento in un sinistro con intervento delle forze di Polizia: da quel momento, sarebbe opportuno che il proprietario del veicolo rendesse apposita dichiarazione al Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici al fine dell’annotazione del conducente autorizzato alla guida sulla carta di circolazione e della conseguente registrazione negli archivi elettronici preposti.

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1 Luglio 2023 · Giuseppe Pennuto

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