Bollette: tra un anno fine del mercato tutelato con passaggio al mercato libero – Consigli per evitare truffe e raggiri

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L’anno prossimo finirà, per quanto riguarda il mondo della tariffazione energetica, il mercato tutelato con il passaggio al mercato libero: sono ancora però molto confuso e non vorrei trovarmi invischiato in qualche raggiro.

Consigli?

Come noto, a causa del decreto Milleproroghe del 2018, è stata spostata al 1° luglio 2020 la fine del mercato tutelato, con passaggio al mercato libero.

In sostanza, da quella data, cesserà la fornitura di energia con condizioni contrattuali ed economiche definite dall’Autorità per l’energia e l’ambiente (Arera) per i clienti finali di piccole dimensioni (famiglie e imprese) che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero.

I consumatori dovranno, dunque, effettuare il passaggio scegliendo tra le offerte disponibili quella più adatta alle loro esigenze.

Attenzione, però, al momento non esiste alcun obbligo anche se molti consumatori denunciano il pressing degli operatori che, nel tentativo di convincere l’interlocutore, presentano spesso scenari apocalittici per chi non passa al mercato libero.

Così evidentemente non è: va infatti chiarito una volta per tutte che la continuità della fornitura sarà comunque garantita ai clienti di piccola dimensione che, al 1° luglio 2020, non avranno ancora un contratto nel mercato libero.

Non ci sarà insomma alcuna interruzione del servizio durante il periodo necessario a trovare una nuova offerta.

Va detto che spetta al ministero dello Sviluppo Economico chiarire come avverrà nel dettaglio la transizione verso il mercato libero e rafforzare gli strumenti di tutela.

Anche perché si tratta di una platea ancora molto ampia: basti considerare che sono circa 19 milioni i clienti ancora sotto tutela solo nell’elettrico a fronte dei quasi 37 milioni complessivi (di cui 29,4 milioni domestici).

E sarà sempre il Mise a dover adottare il decreto che istituisce l’albo dei venditori di energia elettrica, in modo analogo a quanto già avviene pe ril gas, per disciplinare il mercato libero e fissare dei requisiti minimi per gli operatori.

Già oggi, comunque, le famiglie e le piccole imprese hanno facoltà di passare al mercato libero.

Per individuare la proposta più adatta ai propri bisogni, è possibile consultare il Portale Offerte, previsto dalla legge della Concorrenza del 2017, che consente di comparare le proposte di energia elettrica e gas in modo semplce e immediato.

Se il consumatore non riesce a trovare un’offerta sul mercato libero, può optare per un’offerta Placet, vale a dire una proposta di fornitura a prezzi determinati liberamente ma con condizioni contrattuali definite dall’Autorità. 

Tra i possibili approdi, il cliente finale può anche scegliere di aderire a un gruppo d’acquisto di energia che s’impegna ad assicurare informazioni e assistenza agli aderenti secondo le linee guida predisposte dall’Authority.

Una volta individuata l’offerta, il consumatore stipulerà un nuovo contratto di fornitura in sostituzione del precedente.

Sarà il nuovo venditore a inoltrare la richiesta di risoluzione del vecchio contratto (recesso) al venditore precedente.

Il recesso può essere esercitato in qualsiasi momento nel rispetto del tempo di preavviso, non prevede oneri aggiuntivi e soprattutto avviene senza interruzione della fornitura in corso.

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28 Giugno 2019 · Andrea Ricciardi

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