Finanziaria e Rid






In data 25 ottobre 2011 mi sono recato presso la filiale di una finanziaria compilando in tal sede richiesta di addebito sul mio conto corrente relativamente ad una carta di credito.

Mi era stato assicurato che dal mese successivo la rata sarebbe stata richiesta direttamente alla Banca dove risiede il mio conto corrente.

A tutt’oggi,  stranamente, non viene richiesto l’addebito sul conto bensì arrivano mensilmente al mio indirizzo bollettini di conto corrente, unitamente all’estratto conto, per l’invio della somma relativa alla rata.

Purtroppo questi bollettini arrivano con notevole ritardo rispetto alla scadenza costringendomi in tal modo a pagamenti ulteriori alla somma definita (more ed interessi aggiuntivi).

Nel contempo la finanziaria dà incarico ad agenzie di recupero crediti con conseguenti telefonate e lettere di sollecito.

Giorno 30 gennaio ho ricevuto il bollettino di pagamento (scadenza il 15 gennaio) che ho pagato il 31/01/2012

Giorno 6 di febbraio ho mandato una e-mail alla finanziaria in questione chiedendo che tale situazione venga sanata al più presto precisando che non intendevo ulteriormente pagare somme al di fuori della rata prevista ed allegando copia del modulo R.I.D. presentato a suo tempo.

Come tutta risposta ho ricevuto nuovo sollecito telefonico da parte della agenzia recupero crediti in cui mi richiedeva la ulteriore somma di euro 15,00 per il ritardato pagamento della rata di gennaio.

Oltre alle more ed interessi aggiuntivi ho notato che nell’estratto conto sono conteggiati spese per recupero crediti (?).

Come posso agire per fare cessare questa situazione che mi costringe ad esborsi abbastanza sostanziosi (si parla di circa 50 euro in più tra interessi, more e spese recupero crediti che su una rata di 100 euro circa mensile).

E’ normale che richiedano spese recupero crediti solo perché l’agenzia recupero fa qualche telefonata e manda di tanto in tanto lettere con posta ordinaria con solleciti di pagamento? (guarda caso che ricevo dopo aver provveduto al pagamento).

La cosa da fare subito è inviare una raccomandata AR in cui esporrà quanto accaduto, chiederà di conoscere le motivazioni per cui non viene attivato l’addebito tramite RID e diffiderà la finanziaria dal continuare a pretendere spese di recupero crediti per problematiche non imputabili al debitore.

Se non ha copia firmata dell’istanza presentata al fine di ottenere un “rapporto interbancario diretto” per il pagamento delle rate, questa sarà l’occasione per farne contestuale e formale richiesta.

Osservate queste semplici prescrizioni, potrà non dar corso ad ulteriori successive pretese di rimborso spese per recupero crediti riconducibile a ritardi nel pagamento effettuato con i bollettini postali.

28 Febbraio 2012 · Patrizio Oliva


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