Quando un figlio (convivente o meno) o altri familiari conviventi risultano essere a carico IRPEF del contribuente

I figli sopra i 24 anni risultano a carico fiscale del dichiarante se nell'anno di imposta hanno percepito un reddito lordo superiore a 2.840,51 euro












Nel 2022 ho svolto attività di volontariato – servizio civile ed ho scaricato la certificazione unica da cui risulta l’ammontare lordo corrisposto: avendo 28 anni ed essendo l’ammontare lordo percepito da Servizio civile superiore a 2 mila e 840,51 euro, vengo considerato a carico IRPEF dei miei genitori?

Sono considerati fiscalmente a carico per la dichiarazione dei redditi 2023 (anno di imposta 2022) i figli di età non superiore a 24 anni che nel 2022 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 4 mila euro, al lordo degli oneri deducibili: continuano ad essere considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel 2022 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2 mila e 840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.

Possono essere considerati a carico anche se non conviventi con il contribuente o residenti all’estero:
– il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
– i figli (compresi i figli adottivi, affidati o affiliati) indipendentemente dal superamento di determinati limiti di età e dal fatto che siano o meno dediti agli studi o al tirocinio gratuito; gli stessi, pertanto, ai fini dell’attribuzione della detrazione non rientrano mai nella categoria altri familiari.

Possono essere considerati a carico anche i seguenti altri familiari, a condizione che convivano con il contribuente o che ricevano dallo stesso assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’Autorità giudiziaria:
– il coniuge legalmente ed effettivamente separato;
– i discendenti dei figli;
– i genitori (compresi quelli adottivi);
– i generi e le nuore;
– il suocero e la suocera;
– i fratelli e le sorelle (anche unilaterali);
– i nonni e le nonne.

Va ricordato che, nel limite di reddito di 2.840,51 euro (o 4.000 euro) che il familiare deve possedere per essere considerato fiscalmente a carico, vanno computate anche le seguenti somme, che non sono comprese nel reddito complessivo:
– il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni;
– le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, Rappresentanze diplomatiche e consolari, Missioni, Santa Sede, Enti gestiti direttamente da essa ed Enti Centrali della Chiesa Cattolica;
– la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
– il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità;
– il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni.

Rispondendo alla domanda, pertanto, possiamo dire che il figlio ventottenne che ha percepito nel 2022 un importo annuo lordo superiore a 2.840,51 euro non risulta essere a carico fiscale del genitore in riferimento all’anno di imposta 2022.

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30 Agosto 2023 · Andrea Ricciardi