Il fatto che il commercialista ha concordato una prima parte di rientro relativa ad un prestito indicando me come socio (non responsabile illimitatamente) quale fideiussore (perchè glielo aveva detto la banca) ed io per evitare che arrivassero al mio patrimonio sto effettuando i pagamenti.
Nella causale del bonifico mi fanno indicare la mia persona come garante.
Ma come da raccomandata della banca accettando l’accordo di rientro del prestito dice che se alla vendita all’asta dei beni aziendali non sarà raggiunta la cifra (dei mutui) allora resterà fermo il diritto di discuterne.
Quindi non so se aspettare che vengano a bussare alla porta o richiedere la documentazione prima?
In che modo posso richiedere la documentazione?
Dai documenti si vede se applicata la firma “autentica”?
Mi spiace, ma i termini del problema non ci risultano chiari e, pertanto, non siamo in grado di fornire indicazioni utili alla sua soluzione.
Il suo secondo post sull’argomento non aiuta. Anzi rende, se possibile, ancora più grottesca la situazione descritta, laddove un commercialista concorda un piano di rientro per il cliente, presunto fideiussore su indicazione della banca, mentre il cliente accetta di pagare esclusivamente per evitare l’aggressione al proprio patrimonio.
L’esortazione a cambiare fiscalista potrebbe essere scambiata come provocazione o sarcasmo da quattro soldi. Per questo motivo non la esortiamo.
21 Maggio 2014 · Ludmilla Karadzic