Fallimento delle società in accomandita semplice ed escussione forzata del socio accomandante
Ero amministratore e socio accomandante di una sas aperta nel 1999 e messa in liquidazione nel 2009, a dicembre 2018 un dipendente ha chiesto il fallimento della stessa per incassare 4000 euro di liquidazione, quindi l'azienda viene dichiarata fallita dal tribunale per un debito con l'erario di circa 103 mila euro; da li avviene immediatamente il blocco del conto corrente personale con sequestro della somma esistente circa 850 euro del mio stipendio, successivamente dopo l'incontro con il curatore fallimentare (per avere da me tutte le informazioni possibili sulla società), vengo contattato dallo stesso in tarda serata il quale mi comunica che la mia vettura acquistata con finanziamento (del quale avrei pagato appena 4 rate) viene sequestrata e mi intima di consegnare chiavi e libretto la mattina successiva. Vorrei sapere se sta agendo a norma di legge considerando che mi ha bloccato il conto e tolto l'unico mezzo per andare a ...
Azienda prossima fallimento - Eredità - Pignoramento casa
Nel 2009 ho rilevato una attività commerciale di tipo srl: in questi anni siamo andati avanti, pur tra mille difficoltà e finanziamenti da banca per coprire le spese, ma ora siamo prossimi alla chiusura per fallimento. Le Banche mi hanno sempre chiesto la garanzia personale sui prestiti concessomi, pur facendo loro presente che attualmente non sono intestatario di nessun bene sia esso mobile o immobile. L'appartamento dove vivo con mia moglie (disoccupata) e mio figlio (2 anni) è in affitto. Io sono figlio unico e l'unico bene che possiedono i miei genitori è la casa di proprietà (2/3 loro, 1/3 di una mia zia) dove vivono. Questo sarebbe l'unico bene che le Banche e i creditori potrebbero rivendicare una volta che entrasse in mio possesso (in futuro) con l'eredità. Come posso fare per evitare tutto questo? Rinunciare alla legittima in favore di mio figlio non credo sia possibile, in quanto ...
Nel settembre del 2015 è stato chiuso, per completa mancanza di attivo, fallimento di sas e del suo socio accomandatario: a distanza di 6 anni ricevo delle telefonate da recupero crediti inerenti appunto alla società sas fallita essendo il socio accomandatario. Non rispondo mai a numeri sconosciuti ma poi verificando sono numeri di agenzie recupero crediti. La mia situazione economica non è cambiata. Sono in affitto, non ho proprietà e l'unica entrata è la pensione di 800 euro. Come mi devo comportare? Come possono procedere questi recupero crediti? ...