Alla ex moglie non va di lavorare? – Stop all’assegno di mantenimento


Assegno di mantenimento, assegno di mantenimento o divorzile per coniuge e figli

Mio fratello ha sposato una ragazza dell’est, conosciuta in vacanza all’estero: dopo pochi mesi si sono sposati e ancora dopo poco divorziati, così lui è costretto a provvedere al mantenimento.

Lei sembra che non abbia alcuna intenzione di lavorare.

E’ possibile ciò: si può fare qualcosa?

Se la ex moglie non lavora poiché non ne abbia alcuna voglia, l’assegno di mantenimento può essere non corrisposto dall’ex consorte: ciò anche se il divario reddituale tra i due ex coniugi è rilevante.

Ciò è’ quanto è stato stabilito dal Collegio giudicante trevigiano che ha respinto la richiesta di aumento dell’assegno di mantenimento avanzata da una donna nei confronti dell’ex marito e ha deciso l’interruzione della corresponsione dell’assegno mensile che, da oltre un anno, riceveva dal suo ex partner.

La donna quindi non avrà più diritto a nulla e dovrà mantenersi da sola perché in base alla sentenza sarebbe ravvisabile una sua inerzia colpevole nel reperire un’occupazione.

A parere dei giudici, infatti, la donna avrebbe potuto reinserirsi sul posto di lavoro e se finora non ha trovato un’occupazione è perché sarebbe una ‘scansafatiche’ poiché a prescindere dal divario reddituale e patrimoniale, non essendovi stato alcun sacrificio (da parte della donna), non vi è alcun diritto a un assegno divorzile.

La sentenza è coraggiosa e si richiama ai principi della Cassazione, poichè l’assegno divorzile si poggia su un principio di solidarietà: non è un atto dovuto.

Per ottenerlo non è sufficiente che ci sia un divario economico.

La legge impone al coniuge più debole di dare prova in giudizio di aver cercato un lavoro.

L’orientamento della Cassazione negli ultimi anni ha cercato di limitare la concessione indiscriminata dell’assegno di mantenimento al coniuge più debole, si tratti della moglie o del marito.

Ciò di cui si tiene conto sono i mutamenti sociali e la maggiore libertà nella scelta matrimoniale e sulla parità tra i sessi.

Quindi se c’è inerzia da parte di chi richiede l’assegno, il giudice non può riconoscerlo: diventerebbe una rendita parassitaria.

12 Marzo 2019 · Genny Manfredi

Altri post che potrebbero soddisfare le esigenze informative di chi è giunto fin qui

Altre sezioni che trattano argomenti simili: ,


Se il post è stato interessante, condividilo con i tuoi account Facebook e Twitter

condividi su FB     condividi su Twitter

Questo post totalizza 199 voti - Il tuo giudizio è importante: puoi manifestare la tua valutazione per i contenuti del post, aggiungendo o sottraendo il tuo voto

 Aggiungi un voto al post se ti è sembrato utile  Sottrai  un voto al post se il post ti è sembrato inuutile

Seguici su Facebook

seguici accedendo alla pagina Facebook di indebitati.it

Seguici iscrivendoti alla newsletter

iscriviti alla newsletter del sito indebitati.it

Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!



Cosa stai leggendo - Consulenza gratuita

Stai leggendo Forum – Famiglia lavoro pensioni • DSU ISEE ISEEU • nucleo familiare famiglia anagrafica e sostegno al reddito • successione eredità e donazioni » Alla ex moglie non va di lavorare? – Stop all’assegno di mantenimento. Richiedi una consulenza gratuita sugli argomenti trattati nel topic seguendo le istruzioni riportate qui.

.