L’estate è (quasi) finita – Tornano i rincari per le famiglie?

Tutela consumatore - aumenti e rincari












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La stagione estiva sta volgendo al termine, e si torna alla realtà: in questo strano periodo di ansia per il Covid-19, dovremmo preoccuparci anche dei rincari che arrivano puntuali a settembre.

Si prospetta un duro inverno?

Arriva settembre, sono finite le vacanze estive e i rincari dei prezzi iniziano a fare capolino: tra le mazzate in vista per le famiglie italiane quella inerente alcuni prodotti scolastici ma da questo mese aumentano anche i prezzi di alcune offerte telefoniche e resta anche il nodo trasporti.

Manca poco alla ripresa della scuola, ma ancora il Governo e le Regioni stanno discutendo sulle precauzioni da adottare con la ripresa dell’anno scolastico.

La prima stangata giunge direttamente dai prezzi sempre più alti di zaini, astucci, diari e quaderni. Secondo Alessandro Petruzzi, presidente della Federconsumatori dell’Umbria: “Tra zaini, astucci, diari, quaderni e libri di testo i genitori si troveranno ad affrontare spese onerose, con rincari dell’1,9%. Dal consueto monitoraggio effettuato dall’Onf, (Osservatorio nazionale federconsumatori) i costi del materiale scolastico registrano un aumento medio, in Umbria, del +1,9% rispetto al 2019. Complessivamente la spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) ammonterà a circa 538 euro”.

In base all’indagine dell’Osservatorio nazionale di Federconsumatori, per i libri e dizionari si spenderà 478 euro a ragazzo, motivo per cui non di rado si acquistano libri usati che fanno risparmiare anche il 40% in meno. Rincari anche per gli astucci, aumentati del 4% al supermercato e del 10% in cartoleria, e i quadernoni, con un aumento medio del 5%. Prezzi più alti anche per gli zaini trolley firmati, 4% in più, mentre gli astucci di marca vuoti e gli zaini dei cartoni hanno subito dei leggeri cali.

In ogni caso, le incertezze relative all’inizio della scuola e il fatto che la pandemia potrebbe portare nuovamente alla didattica a distanza, hanno causato un calo del fatturato per il settore scolastico: fino al 50 o 60% di vendite in meno per zaini, zaini e cancelleria.

Anche per i trasporti pubblici e privati la situazione potrebbe non essere delle migliori. Resta il nodo di come trasportare milioni di ragazzi a scuola e il dubbio che molti genitori, per evitare contagi sui mezzi pubblici, alla fine decidano di accompagnare loro stessi i figli utilizzando l’auto. Secondo Federconsumatori questo potrebbe avere un costo annuale di 392 euro per un’auto a benzina, percorrendo un tragitto fino a 10 km, o di 361 euro per un’auto diesel.

Ai rincari scolastici, si aggiungono quelli degli operatori telefonici. Dal 23 settembre, ad esempio, Wind 3 cambierà le offerte tutte a consumo con un balzello fisso di 4 euro. In sostanza, l’utente che usa il piano a consumo, ossia spende se chiama o messaggia o naviga, dovrà comunque pagare un fisso di 4 euro al mese oltre ai costi al minuto delle chiamate, dei messaggi o dell’accesso a internet. Dal 1 ottobre sono previsti anche rincari di 1,90 o 2 euro euro per i clienti Tim Tutto Voce, Tutto Voce con Sconto Fedeltà, Tutto Voce con Sconto Special e Voce senza limiti.

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31 Agosto 2020 · Giovanni Napoletano

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