Eredità da conto corrente cointestato fra mio padre deceduto e il coniuge superstite

Se sul conto corrente cointestato al decesso del cointestatario ci sono centomila euro, a ciascuno dei due coeredi andrà la somma di 25 mila euro












A breve riceverò una somma in denaro in eredità dal defunto mio padre: mio padre era divorziato, mia madre è ormai deceduta: sono figlio unico e riceverò il denaro dal suo conto corrente che è cointestato con la nuova moglie, vivente, e con il figliastro.

Ricevo il denaro come coerede legittimo. Conviene che io faccia un atto notarile che sancisce in via definitiva tale passaggio di denaro dal loro conto al mio conto? Oppure, mediante il mio avvocato, firmo un accordo scritto da esso predisposto per tutelarmi per il futuro da eventuali recriminazioni del figliastro?

Il denaro che ricevo deve essere messo nella mia dichiarazione dei redditi prossima?

Sull’eredità non si paga l’IRPEF che è un imposta sul reddito, ma l’imposta di successione: in base alla normativa corrente, il 50% del saldo disponibile sul conto corrente cointestato fra il de cuius ed il coniuge superstite andrà ripartito in parti eguali fra il coniuge superstite ed il figlio del defunto (un mezzo al coniuge superstite, un mezzo al figlio del defunto).

In altre parole se sul conto corrente cointestato al momento del decesso del cointestatario sono presenti centomila euro, a ciascuno dei due coeredi andrà la somma di 25 mila euro.

L’imposta di successione prevede una franchigia di un milione di euro, sul valore complessivo netto eccedente, per ciascun beneficiario legittimario (coniuge superstite e figli, nella fattispecie). Sulla parte eccedente la franchigia di un milione di euro si applica un’imposta di successione del 4%.

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1 Ottobre 2022 · Carla Benvenuto