Eredità e diritto di prelazione


Eredità e successione

Anni fa mio padre con mia madre davanti al notaio fecero una donazione della casa dove abitavano a me e a mio fratello, quota metà a testa, quest’ultimo nell’atto c’è scritto, che a sua volta ha ceduto un quarto di questa a mia sorella, volevo chiedere siccome mio fratello asserisce di avere il diritto di prelazione , vorrebbe acquistarla lui, io non mi trovo d’accordo in quanto vorrebbe comprarla ad un prezzo che si discosta da quelle che sono le quotazioni di mercato , e preferirei venderla tramite agenzia, ( tramite internet ho fatto fare una valutazione approssimativa dell’immobile, e ho pubblicato un annuncio, fissando il prezzo dato dal portale, giusto per fare una prova . ), mio fratello venuto a sapere dell ‘inserzione mi ha intimato , di rimuoverla, quello che chiedo , puo’ intimarmi di togliere l inserzione ? Posso rifiutarmi che l’immobile lo possa comprare lui , se il prezzo a me non sta’ bene? Premetto che non mi è permessa nessuna conversazione ne con lui ne con mia sorella , perche’ da parte di entrambi vengo subito aggredito verbalmente, quindi sono arrivato al punto di avere persino paura a chiedere , quindi vi chiedo in simili circostanze come ci si deve comportare grazie

L’articolo 732 del codice civile stabilisce che il coerede, che vuol alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione. Questo diritto deve essere esercitato nel termine di due mesi dall’ultima delle notifiche. In mancanza della notifica, i coeredi hanno diritto di riscattare la quota dall’acquirente e da ogni successivo avente causa, finché dura lo stato di comunione ereditaria.

Nella fattispecie, ci sono donazioni effettuate in vita dal de cuius: e, quindi, in base a quanto disposto dall’articolo 737 del codice civile, i figli del de cuius ed i loro discendenti ed il coniuge che concorrono alla successione devono conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione direttamente o indirettamente.

Pertanto, entrano in comunione anche le donazioni ai due fratelli ed il coerede può esercitare il diritto di prelazione sulle quote dell’immobile.

5 Marzo 2019 · Giorgio Martini

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