Sono mesi che chiedo aiuto all’INPS per un problema riguardo un periodo contributivo che è sparito dall’estratto conto previdenziale: premetto che fino a qualche mese fa controllando periodicamente vedevo regolarmente tutti i periodi contributivi, compresi i 6 mesi che ora mancano relativi allo scorso anno. Dopo vari sballottamenti la mia sede INPS di competenza mi ha invitato a richiedere l’estratto conto certificativo,; è plausibile che in quest’ultimo possano esserci periodi non visualizzabili invece nell’estratto conto previdenziale o è stata solo un invito per prendersi tempo e rimandare il problema a dopo l’estate? In casi di buchi contributivi l’INPS non dovrebbe intervenire tempestivamente?
L’estratto conto contributivo ordinario viene generato da un algoritmo e pubblicato online nell’area riservata al lavoratore del sito INPS, mentre l’Estratto conto COntributivo CERTificato (o ECOCERT) viene sottoposto a più livelli accurati di verifica ed autorizzato al rilascio dal dirigente INPS preposto, assumendo così valenza probante per la valutazione della misura previdenziale spettante al lavoratore una volta passato in quiescenza.
Inoltre, i lavoratori sulla base dei dati certificati disponibili nel documento ECOCERT possono verificare la regolarità dei contributi versati dai propri datori di lavoro per segnalare eventuali anomalie all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Al momento l’INPS non si è ancora dotata di strumenti automatici in grado di verificare periodicamente la congruenza fra la posizione dei singoli lavoratori dipendenti ed i contributi versati dai propri datori di lavoro: per tale motivo, l’azione di controllo viene affidata, essenzialmente, al singolo lavoratore dipendente tramite la periodica visualizzazione dell’estratto conto contributivo ordinario, sempre disponibile nell’area riservata, seguita, in caso di un eventuale riscontro di anomalie, dalla richiesta di ECOCERT e, se necessario, dalla segnalazione all’INPS delle anomalie riscontrate.
La prescrizione per l’omissione contributiva, parziale o totale, è quinquennale, decorrente dal momento in cui i contributi avrebbero dovuto essere versati. Quindi è necessario che il lavoratore dipendente controlli la propria posizione previdenziale con frequenza inferiore ai 5 anni. In caso di segnalazione da parte del lavoratore, il termine prescrizionale passa da cinque a dieci anni.
Infatti, la denuncia del lavoratore cui si riferisce l’articolo 3 della legge 335/1995 per poter eccepire il diritto al termine di prescrizione decennale per il relativo recupero contributivo è costituita da qualunque domanda, formulata da parte del lavoratore, per attivare i poteri di controllo dell’INPS direttamente nei confronti del datore di lavoro.
In pratica, soltanto previa denuncia dell’interessato all’ente, nel rispetto del termine di prescrizione di cinque anni, l’INPS potrà procedere al recupero dei contributi non versati entro dieci anni dall’omissione.
30 Giugno 2023 · Tullio Solinas
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