Il congiunto ha altri cinque fratelli e sorelle con diritto di equa parte di eredità consistente un una porzione di abitazione indipendente: il congiunto (moglie) dello scrivente, in un periodo di difficoltà, ha chiesto in diverse circostanze dei prestiti alla madre per un complessivo di circa 6,500 euro cui sono regolarmente da restituire. In precedenza, tutti gli altri fratelli e sorelle non hanno avuto obiezioni vista l'esigenza. Poi a seguito di sopraggiunta invalidità motoria della loro madre tanto da essere assistita a turno da tutti i figli, si sta palesando una situazione anche sugli interessi economici ossia che il congiunto possa essere escludo dall'eredità immobiliare, poiché ha già percepito delle somme di denaro dalla loro madre; dal fondamento che non è possibile stabilire l'entità della data in prestito. Per mero principio che il coniuge non può entrare nelle questione di eredità familiari, vorrei chiedere quanto segue: è possibile raccogliere legalmente ...
L'impugnazione di una donazione effettuata dalla de cuius nell'anno 2000 nei confronti di uno degli eredi si puà eccepire ora in un giudizio di riduzione per lesione di legittima o sono passati più di 20 anni? ...
Desidero porvi un quesito riguardante l'eredità di mia madre, deceduta due mesi fa: i miei genitori, allora mio padre era ancora in vita, nel 1988 mi hanno dato 30 milioni delle vecchie lire per l'acquisto di un immobile il cui costo era di 45 milioni. Con carta privata abbiamo stabilito che quel denaro era un anticipo su una futura eredità. Il tutto è avvenuto con il consenso di mio fratello e delle mie due sorelle. Dopo qualche anno ho venduto l'immobile. Ora che anche mia madre è morta si pone il problema di quella donazione. I miei fratelli sostengono che non ho più nessun diritto ereditario, ma è davvero cosi? ...