Passaggio da tempo parziale a tempo pieno » diritto di precedenza rispetto ad altre assunzioni

Cominciamo col dire subito che, per la questione che stiamo affrontando, l'invalidità non è rilevante.












Grazie per l’esauriente risposta: infatti mi riferivo a future assunzioni in quanto ce ne sono state molte, ma personalmente non saprei se il datore di lavoro ha l’obbligo di chiedere a dipendenti gia’assunti. Io l’ho fatto a voce ma mi e’stato risposto che non mi dava ore in piu’. Siccome attualmente ci sono altri lavoratori a termine volevo capire se scrivendo una richiesta venisse almeno presa in considerazione, le mansioni le svolgo con il turno notte per ora perche’a detta loro ho solo un idoneità notturna. Prima di scrivere una richiesta ci sto pensando perche ‘conosco l’ambiente dove lavoro. In ultimo ho invalidità del 67%: che cosa posso fare per quanto riguarda l’assunzione? Grazie.

Cominciamo col dire subito che, per la questione che stiamo affrontando, l’invalidità non è rilevante.

Lei deve presentare, adesso, una semplice domanda, in cui spiega al datore di lavoro che desidera passare da tempo parziale a tempo pieno. E deve inviarla al datore di lavoro con raccomandata AR. Punto. Fin qui non ha bisogno del previo assenso del datore di lavoro o di una organizzazione sindacale.

Quando il suo datore di lavoro assumerà, nella stessa unità produttiva in cui lei è impiegata, un lavoratore con contratto a tempo pieno, assegnandogli le medesime mansioni che lei ricopre, allora dovrà e potrà far valere il suo diritto.

Si rivolgerà, quindi, ad un sindacato per ricevere assistenza legale finalizzata a trovare, se possibile, una soluzione conciliativa con il datore di lavoro e per citarlo poi in tribunale del lavoro, in caso di mancato accordo.

In questa fase dovrà produrre la richiesta a suo tempo effettuata di passaggio da regime part time a regime a tempo pieno, la ricevuta AR ed, eventualmente, prove testimoniali sulla circostanza che il nuovo assunto svolge le sue stesse mansioni, con contratto a tempo pieno.

Se il sindacato a cui si rivolge glissa, basterà disiscriversi e passare ad un’altra organizzazione sindacale che accetti di assisterla, o, magari, ad un avvocato serio e non esoso nell’onorario.

Se verrà accertato che il nuovo assunto svolge attività a tempo pieno con le stesse mansioni a lei attribuite, il datore di lavoro dovrà accettare, in camera di conciliazione, o sarà obbligato dal giudice, a passare lei da part time a tempo pieno e a relegare a part time il nuovo assunto.

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12 Febbraio 2014 · Annapaola Ferri