Diritto di abitazione e rinuncia alla piena proprietà dell’avente diritto

Il diritto di abitazione cessa con il decesso dell’avente diritto oppure con la rinuncia dell’avente diritto, alla piena proprietà












Ho molti debiti con l’agenzia delle entrate e posseggo un piccolo appartamento, prima ed unica casa: oggi ho ricevuto una comunicazione preventiva dì iscrizione ipotecaria. Mi danno 30 giorni di tempo per pagare. Io non riesco nemmeno a vivere con quel poco che ho. Posso iscrivere almeno un diritto di abitazione su mio figlio minorenne così almeno lui potrebbe viverci quando io non ci sarò più?

Non è necessario conferire al figlio minore il diritto di abitazione: qualora al decesso del genitore, il figlio accettasse l’eredità diventerebbe proprietario della casa (in ipotesi l’unica) ed in quanto in essa residente ed allo stesso tempo debitore (come chiamato all’eredità accettante, diventerebbe erede con il conseguente accollo tutti i debiti del genitore), non potrebbe essere espropriato dall’immobile (sebbene ipotecato) di proprietà.

Qualora, invece, il figlio minore superstite rinunciasse all’eredità del padre, allora, diritto o non diritto di abitazione, il detentore del diritto di abitazione dovrebbe, comunque, lasciare l’appartamento, posto che il diritto di abitazione cessa con il decesso dell’avente diritto oppure con la rinuncia dell’avente diritto, alla piena proprietà.

[ ... leggi tutto » ]

7 Dicembre 2022 · Ludmilla Karadzic