DOMANDA
Ho appena ricevuto da Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER, ex Equitalia) un’intimazione di pagamento a 5 giorni per debiti che fanno riferimento a cartelle dal 2007 al 2011 con un importo totale di 500 mila euro, di cui la metà di interessi di mora. Non avendo alcuna possibilità di pagare, nemmeno a rate, e non avendo alcun bene mobile o immobile oltre a incassi annuali di circa 10. 000 euro per contratti occasionali, cosa posso fare? Posso chiedere una sospensione per dimostrare l’impossibilità di pagare evitando così che blocchino il conto dove ho giusto quello che serve per sopravvivere o che agiscano presso i committenti coi quali intrattengo brevi contratti di collaborazione? Grazie
RISPOSTA
La normativa vigente non consente, attualmente, al debitore di dichiararsi nullatenente e ottenere così la sospensione delle attività di riscossione coattiva di tipo esattoriale condotte dall’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER, ex Equitalia) per riscuotere i crediti insoddisfatti vantati dalla Pubblica Amministrazione centrale.
Quello che si può fare è rivolgersi al giudice del sovraindebitamento per tentare di ottenere l’esdebitazione.
Questo link consente di accedere al registro (purtroppo l’accesso è possibile solo nelle ore d’ufficio) gestito dal Ministero della Giustizia dove è possibile reperire l’elenco degli Organismi abilitati alla Composizione della Crisi da Sovraindebitamento (OCCS), nonché tutti i dati di contatto, per ottenere adeguata assistenza nel sottoporre al giudice una richiesta di integrale o parziale esdebitazione presso il Tribunale territorialmente competente per luogo di residenza del debitore.
8 Giugno 2024 - Paolo Rastelli
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