Ho bisogno di un consulto urgente in quanto il prossimo 30 novembre vi è una scadenza importante, Le illustro la situazione:
– mio padre, deceduto ad aprile 2017, è stato raggiunto da una cartella esattoriale del 2007 per imposte INVIM non pagate nel 1984;
– ad ottobre 2016 chiede ed ottiene un piano di RATEIZZAZIONE di 72 rate pagando solamente la prima rata di 488 euro;
– pochissimi giorni prima di venire meno, chiede ed ottiene la ROTTAMAZIONE del debito senza interessi e sanzioni da pagare in due rate entro luglio 2017 e aprire 2018;
– dopo la sua morte il commercialista ci ha detto di attendere una nuova comunicazione dall’AGENZIA DELLE ENTRATE e che il debito sarebbe passato all’erede e che da lì avremmo fatto una nuova richiesta di rottamazione,
– con la manovra in approvazione si parla del rinvio dal 30 novembre al 7 dicembre per sanare le omissioni delle rate non pagate a luglio (art. 1 dl 148/2017 e successiva legge conversione) e che non ci saranno ripescaggi con prossima rottamazione per chi ha aderito a quella scadente il 21.04. 2017.
– documentandomi ho avuto modo di leggere che all’erede vengono trasmessi gli interessi MORATORI che sono invece ora esclusi nella rottamazione avviata dal defunto.
Alla luce di quanto sopra cosa mi consiglia di fare?
Pagare entro il 7 dicembre i bollettini ricevuti da mio padre o attendere come dice il commercialista per poi richiedere rottamazione a nome dell’erede?
La ringrazio anticipatamente
Il commercialista, molto probabilmente, basa la sua scelta sul fatto che la cartella esattoriale intestata all’erede e consegnata all’agente della riscossione dopo il 30 settembre 2017 sia comunque soggetta a possibile definizione agevolata da parte dell’erede, se lo era quella destinata al defunto.
Ma se così non fosse, se l’erede non avesse più diritto alla definizione agevolata, pur evitando per legge il pagamento delle sanzioni, sarebbe comunque obbligato al pagamento degli interessi moratori.
Io trovo giuste e molto sensate le considerazioni da lei qui svolte, ed avendo la possibilità di adempiere, non ricorrendo problematiche di quote da ripartire con altri coeredi, provvederei senz’altro a pagare entro il 7 dicembre i bollettini ricevuti da suo padre.
Comunque, le suggerisco di consultarsi prima con il suo commercialista, in quanto è sempre possibile che lui sia a conoscenza di fatti e circostanze, a lei ignoti, che farebbero preferire di attendere la notifica di una nuova cartella esattoriale all’erede.
30 Novembre 2017 · Ornella De Bellis