Decreto ingiuntivo e temuto successivo pignoramento presso la residenza – Come posso tutelare la mia compagna?

Il creditore avvia il pignoramento presso la residenza del debitore inadempiente solo quando ha la ragionevole certezza di trovarvi oggetti di valore












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A ottobre ho ricevuto un decreto ingiuntivo per un debito con una banca che non sono riuscito purtroppo ad onorare: ho chiesto una transazione nel limite delle mie possibilità ma mi è stata negata; quindi non ho proceduto al pagamento.

Ho una piccola busta paga di qualche centinaio di euro da dipendente ed abito in alloggio in affitto assieme alla mia famiglia.

Ora temo possano venire a casa e pignorare arredi e oggetti della mia compagna per cui non abbiamo però più le ricevute d’acquisto dopo 10/15 anni. Oltre a questo in casa ho anche pc e stampante della ditta per cui lavoro.

Posso tutelare in qualche modo la mia famiglia (per la mia busta paga pazienza)?
Grazie

Il creditore avvia il pignoramento presso la residenza del debitore inadempiente solo quando ha la ragionevole certezza di trovarvi oggetti di valore: non ha alcun senso spendere soldi per recuperare mobilio ed elettrodomestici datati di difficile, se non impossibile, collocazione tramite vendita all’asta.

Se a casa non possiede quadri d’aurore, complementi d’arredo griffati, gioielli e denaro può stare tranquillo. Naturalmente la matematica certezza di non sentire l’ufficiale giudiziario bussare alla porta di casa dove convive con la sua compagna è data solo dal cambio di residenza.

Poi se possiede una busta paga, anche di qualche centinaio di euro, il creditore potrebbe accontentarsi di portare a casa il 20% della retribuzione mensile del debitore inadempiente.

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17 Marzo 2022 · Patrizio Oliva

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