Ho lavorato nel 2021 con un contratto part time ed ho saputo che in alcuni casi particolari avrei diritto ad un bonus da 550 euro previsto dal decreto aiuti.
Potrei saperne di più?
Come sappiamo, il decreto Aiuti è legge, giovedì 14 luglio 2022 l’Aula del Senato aveva approvato la fiducia posta dal governo Draghi, malgrado il Movimento 5 Stelle avesse deciso di non partecipare al voto, aprendo così la crisi che ha portato alle dimissioni del premier e alla fine della legislatura.
Tra le novità presenti in quel decreto, c’è anche quella che, con 30 milioni di euro stanziati, va sotto il nome di Bonus 550, una forma di sostegno una tantum per tutti coloro che hanno lavorato nel corso del 2021 con un contratto part-time ciclico verticale, ovvero in modo non continuativo.
Come per il bonus di 200 euro destinato a lavoratori e pensionati, anche il Bonus 550 sarà corrisposto una tantum, ovvero versato in un’unica soluzione.
Il sostegno è assicurato ai lavoratori part-time, con contratto ciclico verticale, ovvero un contratto che nel 2021 ha previsto la sospensione dell’attività per almeno un mese in via continuativa e complessivamente per un periodo non inferiore alle 7 e non superiore alle 20 settimane.
Per ottenere il beneficio occorre che il lavoratore non abbia instaurato altri tipi di contratti di lavoro subordinato nel medesimo periodo, né che abbia ricevuto altri redditi, da pensione o da sostegni di disoccupazione come la Naspi.
I requisiti richiesti per ottenere il bonus saranno determinati in modo definitivo con la pubblicazione dello specifico Decreto attuativo.
Come previsto dal Decreto Semplificazioni, anche la procedura di invio delle domande per il Bonus 550 sarà fatta in modo telematico tramite il portale istituzionale dell’Inps, con accesso tramite Spid, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
In alternativa, anche tramite il servizio di Contact Center integrato, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).
Si potrà anche fare domanda attraverso Patronati o consulenti fiscali.
Il Bonus 550 prevede che le quote del ristoro tengano conto del rapporto tra i giorni di lavoro e di sospensione dall’attività e dalla retribuzione, per arrivare a un massimo di 550 euro.
Il contributo verrà erogato dall’Inps e non concorrerà alla formazione del reddito.
In base all’emendamento, l’indennità non sarà soggetta a contribuzione, mentre sarà compatibile con il bonus di 200 euro. Per sapere quando si potrà avere il bonus, occorre attendere il Decreto attuativo e poi la circolare Inps con le modalità per fare domanda.
25 Luglio 2022 · Andrea Ricciardi
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