Decadenza della cartella di pagamento per debiti IRPEF che emergono dalla dichiarazione dei redditi


Cartella esattoriale prescrizione e decadenza, dichiarazione dei redditi


Relativamente alle imposte sui redditi, la cartella di pagamento va notificata, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione, in caso di liquidazione automatica.

Dunque, se prendo a riferimento l’ultima dichiarazione Modello Redditi 2019, dal 1 gennaio 2020 scatta il timer che arriva fino al 31 dicembre 2022, termine oltre il quale scatterebbe la decadenza. Fin qui ok.

Poi leggo: ogni cartella di pagamento contiene l’indicazione della data di iscrizione a ruolo del tributo. Da tale data, quindi, si può far partire il conteggio dei giorni per verificare se si è compiuta la decadenza. Ma se l’iscrizione a ruolo avviene molto tardi, si sposta tutto in avanti oltre il 31 dicembre 2022?

Mi sfugge dove sia il problema, dal momento che lo start del timer si ha rispetto all’anno in cui è presentata la dichiarazione dei redditi: quindi, il decorso dei termini di decadenza della cartella esattoriale è indipendente dalla iscrizione a ruolo. Se la Pubblica Amministrazione tarda a scrivere a ruolo il debito, tanto peggio per lei.

27 Novembre 2019 · Paolo Rastelli





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