Debito contratto in Italia e trasferimento in USA del debitore

Premesso che il creditore non conosce le sue buone intenzioni, è difficile (meglio impossibile) rispondere alla sua domanda












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Più di 10 anni fa ho contratto un debito con una finanziaria per un prestito di 20mila euro (tra interessi e mora il debito si aggira sui 30). In questi anni non ho mai avuto un lavoro stabile, sono nullatenente e quindi le varie società di recupero crediti non hanno mai potuto far altro che chiamarmi intimandomi di pagare. A breve, mi trasferirò negli Stati Uniti (green card e contratto di lavoro). Premesso che ho intenzione di onorare il debito, che possibilità ci sono che la società di recupero crediti riesca ad ottenere i soldi direttamente dal mio futuro conto corrente in America? Se dovessi aprire un CC cointestato con mia moglie (cittadina americana), c’è il rischio che si possano rivalere anche su quello?
La mia intenzione, a questo punto, sarebbe quella di chiudere la posizione da cattivo pagatore con un saldo e stralcio non appena avrò messo da parte una piccola somma. Recentemente ero già stato contattato dalla società che ha in mano la mia posizione e che mi aveva proposto di chiudere a 15k (ancora troppo per me).

Premesso che il creditore non conosce le sue buone intenzioni, è difficile (meglio impossibile) rispondere alla sua domanda: la possibilità che il creditore svolga azione di riscossione coattiva in terra americana dipende dalla politica aziendale della società di recupero crediti nonché dalla futura capacità reddituale e patrimoniale del debitore trasferitosi in USA.

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15 Marzo 2022 · Patrizio Oliva

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