DOMANDA
Ho un debito con Aler per occupazione abusiva, premetto che ho lasciato l’alloggio da tre anni, è arrivata a mio figlio la richiesta di tale debito perché non sono riusciti a contattarmi. Possono rivalersi sui miei figli? O finché sono in vita è un problema mio? Inoltre nel caso poi rinunciasssero all’eredità ciò varrebbe per questo debito?
RISPOSTA
Il credito vantato da ALER (Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale) nei confronti della genitrice per occupazione abusiva non può essere escusso dal figlio, a meno che quest’ultimo non abbia partecipato in prima persona alla commissione del reato.
Si ricorda che in base all’articolo 633 del codice penale, chi invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 103 euro a 1.032 euro.
Evidentemente suo figlio è stato querelato dal rappresentante legale della ALER e per questo motivo, in sede penale, gli è stata comminata la multa prevista dalla normativa vigente ed è stato poi condannato in sede civile (insieme alla madre) al risarcimento del danno subito da ALER.
Anche senza rinuncia all’eredità, le sanzioni riconducibili a responsabilità penali e/o amministrative commesse in vita dal defunto, non si ereditano, ma decadono automaticamente. Mentre, con la rinuncia all’eredità può essere evitato l’obbligo di adempiere al credito derivante da una condanna civile al risarcimento del danno, comminata al defunto.
Può darsi anche che l’atto consegnato al figlio era intestato alla madre (un semplice tentativo di notifica al debitore presso la casa del figlio ove il creditore ha presupposto avesse residenza la madre debitrice).
1 Novembre 2024 - Carla Benvenuto
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