Debiti del marito contratti per finanziare l’attività professionale

Beni in regime di comunione e di separazione, debiti e matrimonio












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Mio marito era titolare di una ditta individuale: 8 anni fa si è fatto prestare soldi dalla banca, dopo un po’ a causa della crisi ha dovuto chiudere l’attività, Lui la sua partita IVA l’aveva aperta prima di sposarmi, il prestito l’ha fatto da solo e io non ho firmato niente, i soldi servivano per la sua attività, noi abbiamo beni in comune, volevo sapere se la banca possa valersi su di me e chiedere di pagare il suo debito.
Grazie

La giurisprudenza della Corte di cassazione si è orientata da tempo a considerare i proventi di un soggetto coniugato, derivanti dall’esercizio della propria attività, come finalizzati presuntivamente a soddisfare esigenze familiari.

In linea teorica, al rimborso del debito contratto da uno dei coniugi, siano essi in regime di comunione o di separazione dei beni, può essere chiamato anche il coniuge non debitore (qualora il pignoramento e l’espropriazione dei beni personali del coniuge debitore non sia sufficiente a soddisfare il credito), a meno che uno dei due coniugi non dimostri che i soldi dell’illecito arricchimento, derivato dal mancato rimborso del debito, siano stati utilizzati per esigenza personali o, comunque, per fini non riconducibili al soddisfacimento di fabbisogni familiari.

Tuttavia, escutere il coniuge non debitore, per prestiti concessi a favore dell’attività professionale del coniuge debitore, è abbastanza arduo e complicato.

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24 Novembre 2020 · Lilla De Angelis

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