Pignoramento beni in Russia e Dubai
Sono un italiano iscritto all'AIRE in Russia da quasi 6 mesi e con residenza e domicilio effettivo in Russia (mi reco in Italia solo 2-3 settimane l'anno). Preciso che ho chiuso tutte le mie posizioni in Italia: chiusura partita IVA, chiusura di posizioni contributive, nessun immobile né auto in Italia, rimane aperto solo un conto corrente con una piccola somma di denaro pari a 5 mila euro. Quindi risulto di fatto nullatenente in Italia! La mia domanda è la seguente: in caso di accertamento fiscale e di emissione di cartelle esattoriale nei miei confronti, è possibile pignorare beni immobili/auto (con targa russa) o conti correnti detenuti dal sottoscritto in Russia e a Dubai? Esistono delle convenzioni bilaterali Italia-Russia e Italia-Emirati che regolamentano la questione? ...
Debiti in Italia e residenza all'estero - Cosa rischio?
Sono un insegnante e ho contratto alcuni debiti con banca e finanziarie: ma non riesco ad andare avanti. La mia idea è quella di andare in Russia con mia moglie, e lì ottenere il permesso di soggiorno. Quando l'istituto di credito si accorgerà che la mia Amministrazione mi ha giustamente licenziato, cosa può succedermi? Non ho debiti col fisco e, oltretutto, sono nullatenente. Mia moglie mi ha spiegato che è praticamente impossibile recuperare il mio credito dalla Russia, non so. Vorrei chiarimenti. ...
Pignoramento beni in Russia e Dubai - Chiarimento
Vorrei un chiarimento riguardo a quanto risposto nella precedente domanda: Ciò non esclude, tuttavia, che Equitalia, previo accordo con il creditore (Agenzia delle Entrate), possa ritenere economicamente conveniente affidare la riscossione coattiva degli importi iscritti a ruolo ad uno studio legale operante nel paese estero in cui risiede il debitore: tutto dipende dall'entità dei debiti esattoriali lasciati in Italia e dai beni acquisiti ed espropriabili in terra straniera. Vorrei avere un chiarimento in merito a quanto scritto sopra: 1) a quel punto si aprirebbe un contenzioso nel paese estero, che potrebbe durare anni e con i vari gradi di giudizio, con l'applicazione delle leggi del paese estero, giusto? 2) Oltre il fatto che l'Agenzia dovrebbe farsi carico del costo per lo studio legale e delle varie spese legate al contenzioso? 3) l'Agenzia ha interesse ad intraprendere questo questo "modus operandi", teorico, ma difficilmente percorribile dal punto di vista pratico? E ...