Ho contratto dei debiti con dei privati e da poco è venuta a mancare mia madre che ha lasciato l'appartamento di famiglia a me e i mie fratelli, se rinunciassi all'eredità il creditore potrebbe impugnare tale rinuncia, se accettassi l'eredità sarei aggredibile direttamente. Sono dunque rimasto inerte dopo aver fatto la sola dichiarazione di successione all'Agenzia delle Entrate nei termini e per non incorrere in sanzioni. Potrebbe il mio creditore accettare l'eredità in mia vece, ai sensi dell'art. 2900 del codice civile,in quanto i presupposti per la surroga previsti dal codice civile sono l'inerzia del debitore nell'esercitare diritti di natura patrimoniale (come accettare l'eredità?). ...
Quando il chiamato rinuncia all'eredità o perde il diritto di accettare
Come ben sanno i creditori, la legge mette a disposizione uno strumento molto efficace a loro tutela nel caso in cui vi sia accettazione dell'eredità con beneficio di inventario. Lo scopo della tutela è quello di abbreviare il termine decennale per l'accettazione. L'articolo 481 del codice civile, infatti, può prevedere la fissazione di un termine perentorio per l'accettazione, più breve di quello decennale. Chiunque vi abbia interesse, può chiedere che l'autorità giudiziaria fissi un termine più breve entro il quale il chiamato deve dichiarare se accetta o rinuncia all'eredità (actio interrogatoria). Legittimati a proporre l'azione sono i chiamati ulteriori, cioè coloro che potrebbero succedere se il chiamato non accettasse l'eredità, ma anche i creditori dell'eredità e quelli personali del chiamato che accetta con beneficio di inventario. Trascorso questo termine, senza che il chiamato all'eredità, che ha accettato con beneficio di inventario, abbia reso la dichiarazione, egli perde il diritto di ...
Alcuni anni fa mio padre ha fatto un atto di donazione notarile di un piccolo terreno e due immobili rurali (poi sanati a civile abitazione) a mio favore e a mia sorella tutti cointestati al 50%: durante gli anni a seguire tutto è proceduto normalmente, anche quando è deceduto il donatore nostro padre. All'inizio di agosto 2023 è però deceduta anche mia sorella; gli eredi (marito e tre figli) però non intendono effettuare la successione e vogliono lasciare tutto com'è. Vista la situazione vorrei incaricare un tecnico per procedere ad una divisione catastale o ad uno stralcio di divisione, datosi che gli immobili sono indivisi. Prima di procedere, dovrei comunicare per raccomandata le mie intenzioni per la divisione e la scelta della metà immobili, qualora non vogliono intervenire? L'eventuale raccomandata va indirizzata agli eredi o sempre alla defunta ma ancora intestataria degli immobili? Grazie ...