Ho saputo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ha dichiarato il coronavirus pandemia globale che dunque ora non è più una semplice epidemia.
Ma, in sostanza, cosa significa?
Cosa cambia?
La Covid-19 è ufficialmente la seconda pandemia di questo secolo, comparsa a 11 anni dalla pandemia dell’influenza A/H1N1: come allora, ogni Paese è tenuto a rispondere mettendo in atto dei piani pandemici per gestire l’organizzazione di ospedali e terapie, in linea con quanto previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
Non è stabilito in modo chiaro il momento in cui un’epidemia diventa una pandemia e in generale si parla di pandemia quando in più Paesi avvengono epidemie con una trasmissione molto sostenuta, che non può più essere messa in relazione con il focolaio originario della nuova malattia.
Quella del coronavirus SarsCoV2 è anche la seconda pandemia in un mondo globalizzato e nella quale il virus si è spostato rapidamente da un continente all’altro a bordo degli aerei, proprio come aveva fatto il virus dell’influenza H1N1.
Profondamente diversa, invece, la situazione ai tempi della Spagnola del 1918, che aveva provocato circa 50 milioni di morti superando con il suo bilancio di vittime quello della Prima Guerra Mondiale.
I virus attraversavano i continenti molto più lentamente anche ai tempi della pandemia dell’Asiatica del 1957, che uccise 1,1 milioni di persone, e della Hong Kong del 1968, che uccise un milione di persone.
La gravità di una malattia non è il parametro decisivo perché venga dichiarata una pandemia, che riguarda invece l’efficacia con la quale una malattia si diffonde.
Può infatti accadere che una pandemia inizi con una gravità moderata e che possa diventare più grave con l’arrivo di una seconda ondata.
La dichiarazione di pandemia implica che ogni Paese metta a punto un Piano pandemico e che lo aggiorni costantemente sulla base delle linee guida dell’Oms.
I piani pandemici possono prevedere misure per riorganizzare i posti letto negli ospedali, comprese le strutture di terapia intensiva, e percorsi per alleggerire le strutture di pronto soccorso; altri provvedimenti possono riguardare i numeri del personale sanitario; l’acquisto di farmaci e la messa a punto e la produzione su larga scala di un vaccino diventano prioritarie, così come l’organizzazione delle campagne di vaccinazione; in alcuni casi potrebbe anche diventare necessario fare delle scelte relative all’accesso alle terapie.
Un ruolo molto importante è affidato inoltre al coordinamento tra l’Oms e le altre organizzazioni internazionali.
12 Marzo 2020 · Gennaro Andele
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