Il patto marciano entra nei contratti di mutuo stipulati a partire da luglio 2016
Come sappiamo, l'articolo 2744 del codice civile stabilisce essere nullo il patto (definito come patto commissorio) col quale si conviene che, in mancanza del pagamento del credito nel termine fissato, la proprietà della cosa ipotecata o data in pegno passi al creditore. Tuttavia, a partire dal 1° luglio 2016, nei contratti di credito sottoscritti successivamente a tale data, le parti possono convenire, con clausola espressa, al momento della conclusione del contratto di credito, che, in caso di inadempimento del debitore, la restituzione o il trasferimento del bene immobile oggetto di garanzia reale o dei proventi della vendita del medesimo bene comporta l'estinzione dell'intero debito a carico del debitore e derivante dal contratto di credito anche se il valore del bene immobile restituito o trasferito ovvero l'ammontare dei proventi della vendita è inferiore al debito residuo. Se il valore dell'immobile come stimato dal perito ovvero l'ammontare dei proventi della vendita è ...
Patto marciano e patto commissorio » Differenze analogie e definizioni
Patto marciano e patto commissorio » Differenze analogie e definizioni Nei mesi scorsi, nell'ambito della disciplina sugli accordi tra creditore e debitore, si è sentito spesso parlare del cosiddetto patto marciano: ma di cosa si tratta? E quali sono le differenze rispetto al “patto commissorio”? Scopriamo analogie e differenze nel prosieguo dell'articolo. Il cosiddetto Decreto Banche ossia il D.L. n. 59/2016 (convertito in data 3 luglio 2016 nella L. 119/2016) introduce all'articolo 2 la possibilità per le imprese di garantire i finanziamenti tramite il trasferimento sospensivamente condizionato di un bene immobile, secondo gli schemi propri e tipici del c. d. patto marciano. Il patto marciano, istituto sconosciuto alla legge positiva italiana sino all'entrata in vigore del Decreto Banche, è un diritto reale di garanzia che permette al creditore insoddisfatto di appropriarsi della cosa ricevuta in garanzia (pegno o ipoteca) purché stimata al giusto prezzo. Il creditore quindi è costretto a ...
Ho ricevuto una telefonata dalla direttrice della banca dove ho il conto corrente: mi ha detto che ha ricevuto una segnalazione di sofferenza e che il mutuo casa mi è stato revocato. Premetto che ho avuto dei problemi nel pagare dei prestiti. Sono rimasta basita in quanto il mutuo l'ho stipulato con un'altra banca ed è l'unica rata che sto pagando regolarmente. Non ho mai saltato una rata. La mia domanda è questa: è possibile che la banca dove ho stipulato il mutuo abbia revocato il mutuo a causa di questa segnalazione? Io comunque non ho ricevuto nessuna telefonata ne tantomeno una raccomandata della revoca da parte della banca dove ho il mutuo. ...