Contratto di locazione cointestato e reddito di cittadinanza (RdC)

Come ripartire la spesa del canone di locazione cointestato per fruire del contributo affitto previsto con il Reddito di Cittadinanza












Sto stipulando un contratto di affitto con il mio ragazzo, lui lavora e io no, non facciamo parte di nessun nucleo assieme, siamo praticamente solo coinquilini: posso comunque procedere per la richiesta del reddito di cittadinanza?

Abbiamo due soggetti A e B conviventi nella medesima unità abitativa, non legati da vincoli di parentela, affinità e affettivi e cointestatari del contratto di locazione dell’unità abitativa in cui entrambi risiedono: il soggetto A intende richiedere il reddito di cittadinanza, mentre il soggetto B è un lavoratore dipendente.

Il soggetto A chiede se può procedere per la richiesta del reddito di cittadinanza: la risposta banale è certamente si, se il soggetto A ha compiuto i 26 anni e se soddisfa, come nucleo familiare costituito da egli stesso, tutti i requisiti previsti, per i beneficiari, dall’articolo 2 del decreto legge 4/2019.

Qualora ne avesse diritto, il reddito di cittadinanza del soggetto A sarà formato da una componente ad integrazione del reddito familiare, pari a 500 euro mese qualora il soggetto A non percepisca redditi di alcun tipo, ed una componente locazione, fino ad un massimo di 280 euro mese, pari ad 1/12 della metà dell’ammontare del canone annuo previsto nel contratto di locazione cointestato, registrato presso l’Agenzia delle Entrate.

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20 Giugno 2022 · Genny Manfredi