Alla morte di mia madre, 6 mesi fa, ho ereditato, insieme a mio fratello il 50% di una casa del valore di circa 160 mila euro: mio fratello viveva e vive tuttora nella suddetta casa e vi ha preso la residenza già da alcuni anni. Ora, visto che lui non ha intenzione di andarsene, abbiamo concordato il pagamento di una somma che dovrebbe liquidarmi per acquistare la mia parte di eredità. Ma per una ragione o per un altra continua a prendere tempo da mesi senza che si decida a chiedere un mutuo. Premetto che stà cercando di farsi riconoscere una invalidità totale dall’Inps così da poter andare in pensione. Mi è venuto il dubbio che stia perdendo tempo perché se fosse riconosciuto invalido al 100% potrebbe restare in quella casa e io non vedrei riconosciuto il mio diritto all’eredità..è possibile che si verifichi questo?
Inoltre, io dovrei pagare le tasse al Comune come seconda casa relativamente alla quota in mio possesso oppure non dovrei pagare niente perché mio fratello è residente lì e quindi di fatto usufruisce della casa interamente? Premetto che stiamo presentando tramite un commercialista la dicharazione di successione. Grazie mille
L’eventuale riconoscimento a suo fratello dell’invalidità al 100% non gli conferisce il diritto di restare nell’abitazione ereditata insieme al coerede.
Per quel che riguarda le tasse, tutto dipende dalla tipologia a cui ci si riferisce. Ad esempio, il pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani (TARI) spetta a chi occupa l’appartamento in qualità d residente. Per l’IMU, invece, lei dovrebbe corrispondere il 50% dell’imposta su un immobile che non risulta essere abitazione principale.
12 Novembre 2020 · Giorgio Valli