Procedura per la richiesta del contributo alluvionati

Dopo un primo, immediato, contributo di 3 mila euro, il cittadino si impegna a giustificare (rendicontare) nel dettaglio le spese effettivamente sostenute












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Ho presentato richiesta per ricevere l’acconto del contributo per immediato sostegno alla popolazione, di euro 3 mila, conseguente all’alluvione in Emilia-Romagna che, per chiarezza, sono rimasta coinvolta ed eventualmente gli ulteriori 2 mila per il massimo di 5 mila: compilato il modulo ho spedito il tutto all’indirizzo competente tramite PEC datosi che si poteva scegliere la presentazione.

Qualche giorno fa un incaricato alla visione delle richieste mi ha telefonato poiché non avevo barrato una casella essenziale e, quindi, non si poteva ancora procedere. Completata la rettifica, dinanzi all’interlocutore della telefonata, nel contempo mi ha anche esposto l’iter del contributo: concessi i primi 3 mila euro, entro il 31 ottobre 2023 devo presentare la rendicontazione tramite ricevute degli acquisti come da elenco nel modulo o pagamenti con fattura inerente all’unità immobiliare. Alla rendicontazione, qualora per ipotesi avessi speso solo 2.700 euro dovrei restituire l’importo di euro 300; mentre, qualora la rendicontazione superi i 3 mila euro, anche di poco, verranno concessi gli ulteriori 2 mila euro. Ora, per precisare, sono già grata di ricevere l’importo, però trovo alquanto strano la procedura poiché sembra un “spendi quel che devi e il resto lo restituisci”. Parto dal principio che se viene concesso è perché è palese e chiaro alla Protezione Civile dell’esistenza del danno, in quanto la zona è stata letteralmente devastata.

Ora, il motivo della presente è, essenzialmente, per una informazione più chiara datosi che più leggo le condizioni è meno riesco a capirle e gli organi preposti si attengono a quanto scritto nel modulo. Ringrazio per la Vostra attenzione.

La procedura per il contributo destinato alle famiglie la cui abitazione principale è stata allagata o direttamente interessata da frane e smottamenti che l’hanno resa non utilizzabile, è la seguente:

– l’istanza può essere corredata da una dichiarazione di atto notorio e prevede un primo, immediato, pagamento di 3 mila euro, che il cittadino si impegna a giustificare, in tempi successivi, con la necessaria documentazione che attesti le spese effettivamente sostenute.

– a seguito della rendicontazione presentata dal beneficiario (attestati di spesa per i servizi fruiti e e per gli acquisti effettuati) se le spese complessive rendicontate sono inferiori ai 3 mila euro, il beneficiario restituisce il residuo non speso, altrimenti attinge le spese eccedenti dal budget di saldo fino ad un ulteriore massimo di duemila euro.

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29 Luglio 2023 · Michelozzo Marra

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