DOMANDA
Ho accettato l’eredità di mio marito con beneficio di inventario e pagato alcuni debiti con il poco attivo che era presente nei conti di mio marito defunto, ma ad oggi l’attivo è terminato:
essendoci ancora debiti verso l’Agenzia delle Entrate e l’INPS cosa mi devo aspettare?
Non essendo obbligata alla dichiarazione di successione (nessun immobile e beni inferiori a 100. 000€) questi enti come mi contatteranno? E come dimostrare l’attivo terminato?
RISPOSTA
Come è noto, l’accettazione con beneficio d’inventario è una modalità di accettazione dell’eredità che consente di tenere distinti il patrimonio del defunto e quello dell’erede. Ciò significa che l’erede non potrà essere tenuto a pagare i debiti del defunto oltre quanto abbia ricevuto per effetto della successione.
L’erede che ha accettato con beneficio di inventario, infatti, può chiedere (al tribunale territorialmente competente secondo il luogo di decesso del de cuius) copie conformi della dichiarazione di accettazione con beneficio di inventario nonché dell’inventario notarile a suo tempo registrato presso l’Agenzia delle Entrate: con questi documenti e con gli attestati di avvenuto pagamento dei debiti regolati con il denaro lasciato in eredità potrà opporre al creditore del defunto, che dovesse avanzare la pretesa di esigere il soddisfacimento di un credito vantato nei confronti del defunto, l’esaurimento dell’eredità beneficiata.
In questo modo, l’erede, che ha accettato l’eredità con beneficio di inventario, liquiderà i creditori nell’ordine di richiesta, man mano che si presentano e, fino a esaurimento dell’attivo ereditario.
18 Marzo 2024 - Ludmilla Karadzic
Clicca qui per visualizzare i contenuti correlati
