Compagnie aeree low cost – Oltre alla policy bagagli, quali gli inganni nascosti?


Ryanair, tutela consumatore - viaggi e vacanze





Avevo acquistato un volo per Londra per fine mese con Ryanair, ma dopo un giorno scarso mi sono accorto che avevo sbagliato a scrivere il nome di mia figlia: ho provato a fare il cambio ma mi è stato richiesta una tassa di 110 euro, quasi più del costo del biglietto.

Ma è possibile che per pagare un biglietto aereo un po’ di meno bisogna far fronte a tutte queste ingiustizie?

Nelle ultime settimane su web blog, tv e radio è stato dato ampio spazio alla guerra tra antitrust e ryanair (ed altre) per quanto riguarda la policy bagagli, divenuta a pagamento anche per il trolley a mano: ma, purtroppo, le insidie nascoste delle compagnie aeree low cost non si fermano qui.

vediamo allora in dettaglio quali sono le sei “tasse occulte” più diffuse tra i maggiori vettori low cost

Partiamo dal check in.

Di solito il check-in delle compagnie low cost è gratuito e lo facciamo autonomamente online.

Però i tranelli non mancano.

Per esempio Ryanair dal 13 giugno 2018 ha dimezzato la “finestra” entro la quale si può procedere al check-in online: prima era possibile a partire da quattro giorni prima della partenza, ora si può fare solo da due giorni a due ore prima del decollo.

Chi si dimentica di effettuare il check-in online all’interno di questa finestra temporale, è costretto a pagare 55 euro per persona all’aeroporto.

Solo con l’acquisto di un posto riservato, che costa da 4 a 15 euro, la finestra per il check-in online viene estesa a sessanta giorni prima della partenza.

Ma le insidie non sono finite nemmeno dopo il check-in, perché chi sceglie di stampare la carta d’imbarco (anziché utilizzare l’app del vettore irlandese) e poi se la dimentica a casa rischia di pagare altri 15 euro di “card re-issue fee”, una “tassa di re-immissione” che a volte viene fatta pagare anche quando la stampata è di cattiva qualità e non perfettamente leggibile.

La procedura di Wizz Air è simile a quella di Ryanair: il check-in online è gratuito ma possibile solo da 48 ore prima della partenza, e solo chi acquista un posto riservato (che costa fino a 50 euro) può effettuarlo da trenta giorni a tre ore prima del decollo. Chi perde la “finestra” online può effettuare il check-in in aeroporto, ma non gratis (30 euro).

Decisamente più semplice è invece la procedura di check-in di Easyjet, possibile in ogni caso da 30 giorni a due ore prima della partenza, con la possibilità anche di effettuare il check-in gratuitamente in aeroporto al banco consegna bagagli.

Altro caso in cui spesso si pagano extra è quando si digita il nome sbagliato al momento della prenotazione o si vuole trasferire il volo a un altro passeggero.

Ryanair, in particolare, non perdona: c’è solo un periodo di grazia di 24 ore subito dopo la prenotazione, in cui le “correzioni” sono gratuite.

Dopo scattano costi aggiuntivi che oscillano tra 115 e 160 euro anche solo per modificare un nome .

Wizz Air ha regole meno stringenti ma decisamente più complicate.

E’ possibile per esempio modificare gratuitamente online il nominativo inserito all’atto della prenotazione ma solo per un massimo di tre caratteri, oppure per cambiare l’intestazione di genere (per esempio “signorina” anziché “signore”) o ancora per estendere il nome abbreviato.

In tutti gli altri casi, si pagano 45 euro per correggere gli errori o cambiare nome al passeggero.

Più flessibile e tollerante anche in questo caso Easyjet, che permette di correggere gli errori di digitazione del proprio nome senza costi aggiuntivi.

Diverso però è il discorso del cambio di nominativo: se viene effettuato più di 60 giorni prima del decollo si pagano 20 euro (online) o 25 euro (via call center), se invece mancano 60 giorni o meno alla partenza i costi salgono rispettivamente a 47 e 52 euro.

Per i bagagli, invece, iniziamo da Ryanair, che come sappiamo dal 1° novembre permette di portare a bordo gratuitamente solo una borsa piccola (40x20x25 cm) da alloggiare sotto il sedile davanti.

Per imbarcare in cabina il classico bagaglio a mano, fino a 10 kg di peso, ora è necessario un biglietto “Priority” (che costa 6 euro al momento della prenotazione e 8 euro dopo): a fine ottobre l’Antitrust aveva disposto in via cautelare la sospensione delle nuove policy bagagli, invitando il vettore irlandese e Wizz Air a tornare alle vecchie regole, ma senza successo e ora ha avviato un procedimento per inottemperanza.

Ryanair permette anche di imbarcare a pagamento fino a tre bagagli da 20 kg, per 60 kg complessivi: attenzione che se si supera il peso consentito, scatta un contributo aggiuntivo di 11 euro al kg.

Su Easyjet, con un biglietto base si può imbarcare in cabina solo un bagaglio a mano (max 56x45x25 cm), senza limiti di peso.

Riguardo ai bagagli da stiva, se ne possono imbarcare fino a tre per passeggero con costi variabili a seconda del peso (ma se all’atto del check-in si supera il limite di 23 kg a collo, si paga un supplemento di 13 euro al kg).

Wizz Air infine, come Ryanair, permette di imbarcare gratuitamente solo una borsa piccola (max 40x30x20 cm) con un peso massimo di 10 kg, ma con il biglietto “Priority”(da 5 a 15 euro online o 25 euro in aeroporto) si può anche portare un trolley (max 55x40x23 cm).

Più complesse le regole per i bagagli da stiva, i cui prezzi variano a seconda della stagione.

Anche in caso di cambio (di orario o data) o di cancellazione del volo sono previsti costi aggiuntivi. Ryanair non permette la cancellazione del volo ma solo il cambio di orario o data, con fee aggiuntive che possono arrivare a 95 euro su alcune tratte, come quelle della Grecia o delle Canarie.

Easyjet permette la cancellazione del volo, rimborsando i costi sostenuti meno le tasse amministrative, ma con una penale di 35 euro (online) o 40 euro (call center).

I costi aggiuntivi per cambio di data oppure di orario variano a seconda della stagione e del momento in cui vengono effettuati: prima si effettua la modifica meno si paga, perché la compagnia aerea ha maggiori possibilità di poter rivendere il posto lasciato libero.

Wizz Air, infine, permette la cancellazione garantendo il rimborso ma con una tassa di 60 euro (oltre 14 giorni prima del volo) o 80 euro (entro 14 giorni dal volo).

Per chi possiede un biglietto Plus Fare o ha prenotato con Wizz Flex, il rimborso finisce nell’account Wizz da dove può essere riutilizzato entro 90 giorni per l’acquisto di altri voli o servizi. Il cambio di orario o data, infine, ha un costo variabile fra i 30 e i 40 euro a seconda del momento in cui viene effettuato e del canale scelto (online o call center).

Anche se i prezzi non sono esorbitanti, sappiamo bene che l’acquisto di bibite, bevande calde e panini a bordo può far sensibilmente crescere i costi di un volo low cost.

Mezzo litro d’acqua per esempio sui voli Ryanair costa 3 euro, su Easyjet 2,5 euro, su Wizz Air 2 euro, mentre i panini e i piatti caldi si aggirano sui 5-6 euro.

Può infine capitare che vengano caricati costi se si usano carte di credito per l’acquisto di biglietti. Ryanair per esempio applica fee che possono arrivare fino all’1,2% della transazione, in particolare per carte di credito o di debito aziendali o per carte emesse al di fuori dell’Unione europea.

19 Novembre 2018 · Giovanni Napoletano


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