A breve farò il compromesso per acquistare una casa, parte dei soldi la metà verranno dati a me dai miei genitori sotto forma di assegni circolari e li metterò sul mio conto per il restante mio marito si intesta un mutuo.
La donazione dei soldi perchè tutto sia regolare come va fatta? Il notaio dice che va fatto un atto di donazione, il dirigente della banca dice che basta che la causale degli assegni che porto in banca sia “donazione”.
Vorrei che se un domani io e mio marito decidessimo di vendere la casa non ci fossero problemi, ma il notaio mi ha assicurato di no perchè la donazione riguarda i soldi e non la casa. Inoltre avendo due nipoti figli di mia sorella che è mancata non vorrei che un giorno potessero rivendicare qualcosa.
Un’ ultima domanda mio marito ha qualche multa con equitalia abbiamo chiesto l’estratto di ruolo (circa 120000 euro) e inizieremo la rateizzazione. Possiamo aspettare a farla e fare tranquilli il compromesso o rischiamo da subito che mettano qualche ipoteca sulla casa?
La donazione deve essere fatta per atto pubblico notarile sotto pena di nullità e richiede la presenza di due testimoni, non parenti coniugi o affini, né interessati all’atto.
La donazione è solo un anticipo sulla futura eredità, dunque la donazione è sempre da considerare provvisoria, fino alla morte del donante. Checchè ne dica il notaio a cui lei si è rivolta.
Altri eredi legittimi (i due nipoti figli di mia sorella che è mancata) potranno sempre agire in giudizio con la cosiddetta azione di riduzione delle donazioni.
L’azione di riduzione è soggetta alla prescrizione ordinaria decennale, decorrente dall’apertura della successione. Pertanto, una donazione lesiva può essere impugnata per dieci anni dalla morte del donante.
Solo con il pagamento della prima rata del piano di rientro concordato con Equitalia vengono sospese le azioni esecutive verso il debitore, come l’iscrizione ipotecaria su un immobile di proprietà.
4 Luglio 2012 · Rosaria Proietti