Ho contratto 4 debiti, 2 bancari e 2 con carte revolving: a giugno 2014 non riesco più a pagarli dopo averli onorati per 5 anni. La banca agricola di Ragusa, dopo un decreto ingiuntivo in cui mi richiede 12mila e 500 euro, mi ipoteca un terreno di circa 6000 metri nel 2015. Vorrei sapere se si può procedere ad uno stralcio e saldo per la cancellazione dell`ipoteca. Inoltre come mai le altre 3 non hanno eseguito un decreto ingiuntivo come la banca agricola di Ragusa?
Nessuno le vieta di fare una proposta di saldo stralcio alla banca: ma tenga cono che l’accordo a saldo stralcio è uno strumento a cui si ricorre nella fase stragiudiziale, prima del ricorso per decreto ingiuntivo del creditore e, come nella fattispecie, della successiva iscrizione di ipoteca sul bene immobile del debitore. Molto difficilmente la banca ipotecante accetterà, anche considerato che, a questo punto, pretenderà non solo il rimborso del capitale inizialmente dovutogli, ma anche delle spese legali e degli interessi di ritardato pagamento.
Perchè gli altri creditori non hanno ritenuto di avviare un’azione esecutiva nei suoi confronti? E’ necessario capire che un’azione esecutiva è un investimento, che comporta l’obbligo, per il creditore, di anticipare soldi a fronte di un esito incerto e, comunque, molto differito nel tempo. Non tutti sono disponibili ad immobilizzare altro denaro per un tempo indefinito: preferiscono cedere il credito appena possibile, accontentandosi di incassare poco, ma subito.
20 Aprile 2020 · Ludmilla Karadzic