Notifica Equitalia di deposito alla casa comunale dopo cambio comune di residenza – Ulteriori chiarimenti


Mi riferisco a questa precedente domanda: ci sono alcune cose che ancora non mi sono chiare.

1) Mentre per verificare l’effettivo giorno di iscrizione all’anagrafe nel nuovo comune mi è sufficiente fare una richiesta in ufficio anagrafe, come posso sapere la data di consegna della cartella esattoriale da equitalia alle poste italiane? C’è qualche possibilità di scoprirlo? La registrazione dell’iscrizione anagrafica risulta effettuata il 19 ottobre.

2) Come mai ho solamente fino al 25 febbraio per il ritiro? Non dovrebbero essere 60 giorni dal deposito, per cui, supponiamo, dalla data del 15 gennaio? (anche volendo ritirarla, è un problema per me, ora abito in un’altra regione)

3) Inoltre, se dovessi accedere all’archivio web di Equitalia e venire a conoscenza da lì della situazione, non sarebbe anche questa una forma di notifica?

4) Ancora, la lettera non è stata consegnata dal postino, ma inserita a mano in buchetta da qualcun altro. E’ regolare? Se invece l’avesse presa a mano la nuova inquilina (che io non conosco), cambierebbe qualcosa?

5) In compenso, sempre attraverso la padrona di casa ho saputo che circa un mese fa era arrivato una notifica di giacenza di una raccomandata, sempre all’indirizzo sbagliato e sempre senza mittente. Telefonicamente però le poste mi hanno riferito che, basandosi sul codice presente sull’avviso, non doveva trattarsi di un avviso giudiziario. E’possibile comunque che fosse questo il primo invio? In tal caso, è a questa data che devo fare riferimento?

Per quanto riguarda il contenuto della cartella, è vero che non si può mai sapere, ma normalmente sono molto ligia, mi stupirei davvero che fosse qualcos’altro.

Partiamo dalle sue considerazioni conclusive: non è sufficiente, purtroppo, essere ligi, per evitare inconvenienti come quello di una notifica perfezionata per compiuta giacenza, dovuta a temporanea irreperibilità del destinatario, in occasione dell’invio di atti da parte della Pubblica Amministrazione.

Basta che al postino (si tratta in genere di lavoratori con contratti a termine e target di produttività al limite delle umane capacità) sia assegnato un carico di posta da consegnare eccessivo (magari per sopperire a qualche assenza per malattia); in un tale scenario può capitare che per rispettare i tempi, qualche raccomandata di Equitalia sia riportata indietro per assenza del destinatario (assenza non effettivamente verificata) e il correlato avviso di inizio giacenza non venga mai scritto e neppure inserito nella buchetta, naturalmente.

Da quando la notifica degli atti può essere effettuata direttamente dal mittente via posta, escludendo qualsiasi indiretta intermediazione dell’ufficiale giudiziario (o di un terzo che si faccia garante della correttezza delle attività di consegna del plico) tutto può accadere. Per confutare l’assenza del destinatario verbalizzata dal postino occorre una querela di falso.

Insomma, una questione della massima importanza quella della notifica di un atto (visto che al destinatario derivano conseguenze spesso gravi dalla non conoscenza della comunicazione che avrebbe dovuto ricevere) dove l’arbitro è Poste Italiane, pagata da uno degli attori, la Pubblica Amministrazione, anche se poi le spese di notifica vanno a carico del destinatario, mentre quest’ultimo resta soggetto passivo, privo di qualsiasi effettiva garanzia di imparzialità e correttezza.

Ma, veniamo alle domande.

Mentre per verificare l’effettivo giorno di iscrizione all’anagrafe nel nuovo comune mi e’ sufficiente fare una richiesta in ufficio anagrafe, come posso sapere la data di consegna della cartella esattoriale da equitalia alle poste italiane? C’e’ qualche possibilita’ di scoprirlo? La registrazione dell’iscrizione anagrafica risulta effettuata il 19 ottobre.

Se ritira l’atto in giacenza in tempi brevi, rischia di sanare un vizio di notifica. Questo deve esserle chiaro.

Come mai ho solamente fino al 25 febbraio per il ritiro? Non dovrebbero essere 60 giorni dal deposito, per cui, supponiamo, dalla data del 15 gennaio? (anche volendo ritirarla, e’ un problema per me, ora abito in un’altra regione)

Non ha solamente fino al 25 febbraio per ritirare la raccomandata. La giacenza inizia come da avviso il 15 febbraio. La compiuta giacenza si ha il 25 febbraio, dopo 10 giorni. La notifica si perfeziona con la compiuta giacenza anche ritirandola dopo il 25 febbraio: ai fini della notifica risulta sempre come se fosse stata effettuata il 25 febbraio. Ma, se quando ritirerà la raccomandata non sono decorsi, dal 25 febbraio, i termini utili (60 giorni) per l’impugnazione della cartella esattoriale, rischia che qualche giudice ritenga sanato comunque il vizio di notifica. Lei potrebbe ritirare il plico, asserendo (se mai ve ne fosse bisogno) che solo allora ne ha avuto notizia dalla ex proprietaria dell’immobile che occupava prima del cambio di residenza, decorsi 60 giorni dal 25 febbraio (la Cartella esattoriale dovrebbe restare in deposito per sei mesi). Ma, così, corre comunque il rischio che Equitalia abbia consegnato a Poste Italiane la cartella esattoriale entro il 19 novembre: in questa evenienza non ci sarebbe alcun vizio di notifica.

Inoltre, se dovessi accedere all’archivio web di Equitalia e venire a conoscenza da li’ della situazione, non sarebbe anche questa una forma di notifica?

Infatti, ma avevamo scritto di indagare online presso INPS ed Agenzia delle Entrate (non era stata citata Equitalia) per verificare la presenza di avvisi di accertamento o avvisi di addebito; in pratica per verificare la presenza di carichi tributari e contributivi eventualmente notificati “illo tempore” per compiuta giacenza. Non per consultare online la cartella esattoriale di Equitalia (certo, ad Equitalia si accede attraverso INPS, ma non si trattava dell’accesso ad Equitalia quello a cui noi abbiamo fatto cenno).

Ancora, la lettera non e’ stata consegnata dal postino, ma inserita a mano in buchetta da qualcun altro. E’ regolare? Se invece l’avesse presa a mano la nuova inquilina (che io non conosco), cambierebbe qualcosa?

La procedura relativa all’avviso di giacenza è regolare. Se la cartella esattoriale fosse stata lasciata alla nuova inquilina la notifica sarebbe stata viziata due volte: perché inviata al vecchio indirizzo fuori il termine previsto di 30 giorni decorrenti dall cambio di residenza (sempre che ciò venga accertato in futuro) e perché consegnata a persona estranea al destinatario.

Sull’ultima domanda non è possibile fornire risposta.

19 Febbraio 2016 · Ludmilla Karadzic

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