Come sappiamo, nelle procedure per la composizione delle crisi da sovraindebitamento disciplinate dalla legge 3/2012, e cioè per la presentazione di un'ipotesi di accordo con i creditori (da parte di un professionista non fallibile), di un piano di rientro dal debito del consumatore non professionista o di una proposta di liquidazione del patrimonio, il debitore deve essere assistito da un organismo di composizione delle crisi scelto fra quelli inclusi nell'elenco ufficiale predisposto dal Ministero della giustizia. Tuttavia, l'articolo 15 della legge 3/2012, al comma 9, nella formulazione attualmente vigente, prevede che i compiti e le funzioni attribuiti agli organismi di composizione della crisi possono essere svolti anche da un professionista o da una società tra professionisti in possesso dei requisiti di cui all'articolo 28 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 (legge fallimentare), ovvero da un notaio, nominati dal presidente del tribunale o dal giudice da lui delegato. Basterà ...
Sono un cittadino straniero residente in italia da 1999 e ho regolare permesso di soggiorno, sono nullatenente e convivo con la mia compagna, italiana. Da 6 anni ho un'attività commerciale di servizi inquadrata come ditta individuale. Ho pagato finché ho potuto INPS e imposte (sono in regime dei minimi), ma dal 2016 non ho potuto più pagare, in quanto gli affari non vanno bene e ho deciso di chiudere l'attività. Non ho debiti con altri creditori ad eccezione dell'imposta comunale sui rifiuti che non pago da tre anni, il debito totale (INPS, Agenzia Entrate e Comune), ammonta a circa 8 mila euro. Ho già avviato la pratica di rateizzazione per le cartelle precedenti, ma ora non ce la faccio proprio a sostenere altre rateizzazioni. Cosa posso fare? Posso accedere al procedimento di esdebitazione, o avvalermi del "fallimento individuale", per cancellare almeno una parte dei debiti? ...
Avendo contratto dei debiti che non riesco più a onorare vorrei fare ricorso alla legge 3/2012, ed, in particolare, alla possibilità di pervenire a un accordo con i creditori che sono 4. Di questi 4 creditori 3 sono banche e 1 privato. Però non mi sono chiare alcune cose. La prima è: Ho un mutuo ipotecario con debito residuo di 60.000 euro che pago abbastanza regolarmente (ho 3 rate in arretrato); posso chiedere la riduzione dell'importo residuo per esempio a 40.000 euro oppure rientrerebbe nell'accordo solo 1.500 euro di arretrati? Il resto dei debiti sono 50.000 con una banca e 20.000 con l'altra, si potrebbe proporre un accordo per 30.000 e 12.000 per esempio. Nel caso non venisse accettato l'accordo dai 2/3 dei creditori possono, nel caso non si giungesse a un accordo, pignorare la casa che ha un valore di mercato di circa 120 mila anche se è ipotecata ...