Cessione del quinto dello stipendio ed esodo volontario prima di arrivare alla pensione

L'intervento dell'assicurazione è collegato al tipo di licenziamento che è stato posto in essere












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Cessione del quinto in atto e risoluzione consensuale rapporto lavoro con naspi e buona uscita: TFR non sufficiente a coprire la cessione. Andranno alla finanziaria anche incentivo all’esodo, ratei ferie, tredicesima e ultimo stipendio a copertura o si attiverà l’assicurazione per la parte rimanente?

L’intervento dell’assicurazione è collegato al tipo di licenziamento che è stato posto in essere: citando la Naspi lei ci fa capire che si tratta di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro nell’ambito di conciliazione presso la Direzione Territoriale del Lavoro (DTL).

In questo caso, tuttavia, la polizza di assicurazione contro il rischio di licenziamento involontario, sottoscritta in sede di perfezionamento del contratto di cessione del quinto, non copre il debito residuo.

Il debito residuo non rimborsato dovrebbe essere coperto esclusivamente con il prelievo del TFR vincolato all’atto di sottoscrizione del contratto di prestito dietro cessione del quinto. Altre indennità (la buonuscita) non dovrebbero essere coinvolte.

Qualora l’importo accantonato a titolo di Trattamento di Fine Rapporto non riuscisse a coprire tutto il debito residuo, la cessionaria sarebbe costretta ad agire con le tradizionali procedure di recupero, stragiudiziali volontarie o giudiziali coattive per esigere quanto ancora dovutole..

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21 Febbraio 2020 · Annapaola Ferri

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