Casa in eredità non ancora accettata e debiti

Se qualcosa poteva essere fatto doveva essere fatto per testamento, con assegnazione del solo diritto di abitazione al figlio debitore












Ho contratto vari debiti per cui sono stati emessi decreti ingiuntivi nei mie confronti, nel frattempo mia madre è venuta a mancare ed ha lasciato in eredità, a me ed ai mie 2 fratelli, la casa in cui viveva che però attualmente non abbiamo ancora accettato, pertanto risulta ancora intestata a mia madre defunta.

Come posso fare per salvarla dai creditori?

Se qualcosa poteva essere fatto doveva essere fatto per testamento, con assegnazione del solo diritto di abitazione al figlio debitore: si sarebbe trattato di una palese violazione della quota di legittima che i creditori, tuttavia, non avrebbero potuto eccepire, impugnando il testamento ai sensi dell’articolo 2900 del codice civile, in base al quale il creditore, per assicurare che siano soddisfatte o conservate le sue ragioni, può esercitare i diritti e le azioni che spettano verso i terzi al proprio debitore e che questi trascura di esercitare.

Infatti per poter esercitare il diritto del proprio debitore legittimario di chiedere la riduzione dell’eredità spettante per testamento agli altri coeredi, sarebbe stata necessaria la preventiva rinuncia del diritto di abitazione, rinuncia che non può essere esercitata ex articolo 2900 del codice civile, in quanto la possibilità di rinunciare al diritto di abitazione è prerogativa esclusiva del titolare, non surrogabile (Cassazione (sentenza 4005/2013).

Si consulti, a tal proposito questo articolo.

Al momento lei può soltanto rinunciare all’eredità, a beneficio degli altri coeredi o dei propri figli che le subentrerebbero per rappresentanza, sperando che nei prossimi cinque anni i creditori non agiscano per chiedere al giudice la revocatoria dell’atto di rinuncia ex articolo 2901 del codice civile.

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8 Maggio 2021 · Annapaola Ferri