Imu – concetto di abitazione principale e soggetti passivi tenuti al pagamento












Sono possessore di un immobile ove però vivono i miei genitori e dai quali non percepisco nessun introito.
Sono sposato e vivo altrove.

Per il pagamento dell’IMU, la casa dove vivono i miei genitori è da considerarsi prima o seconda casa?

Il soggetto passivo tenuto al pagamento dell’IMU (Imposta MUnicipale propria) è il proprietario o, in subordine, il detentore di un diritto reale personale di abitazione o di godimento (diritto di abitazione mortis causa, usufrutto). Non sono soggetti passivi tenuti al pagamento dell’IMU i detentori di un diritto personale e non reale di godimento come il comodatario. In base agli ultimi emendamenti approvati in sede di conversione in legge del decreto ministeriale è invece considerato soggetto passivo tenuto al pagamento dell’imposta anche il coniuge assegnatario dell’immobile in seguito a separazione legale o divorzio. Pur se il diritto di abitazione è, in tale circostanza, un diritto personale di abitazione, non reale.

Inoltre, si considera abitazione principale ai fini IMU quella in cui il il proprietario dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Diverso il concetto di abitazione principale ai fini IRPEF. Si considera, infatti, abitazione principale ai fini IRPEF quella in cui il contribuente o i suoi familiari (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) dimorano abitualmente. Si ricorda che gli affini sono i suoceri, i cognati, la nuora, il genero e che affinità è il vincolo tra un coniuge e i parenti dell’altro coniuge. Gli affini quindi non hanno nessun vincolo di consanguineità.

Se le regole restano queste (ne cambiano una al giorno) l’abitazione dove vivono i suoi genitori non può essere considerata per lei, soggetto passivo tenuto al pagamento dell’IMU, come un’abitazione principale.

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20 Aprile 2012 · Patrizio Oliva