Caro bolletta autunnale – Esistono strategie di difesa?

Vorrei sapere, se esistono, quali sono le strategie difensive da applicare contro il famigerato caro bolletta autunnale, sempre più invasivo.












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Vorrei sapere, se esistono, quali sono le strategie difensive da applicare contro il famigerato caro bolletta autunnale, sempre più invasivo.

Avete consigli?

Le bollette della luce e del gas sono aumentate da ottobre per chi è ancora nel mercato tutelato: molti quindi si attiveranno per cambiare operatore, anche grazie alle diverse offerte presenti sul mercato libero.

Alla ricerca di un prezzo migliore però si può incappare in truffatori o comunque in proposte poco trasparenti: per evitarlo è importante non avere fretta, analizzare il contratto con calma, verificare bene di quale fornitore si tratta, non rilasciare informazioni se non si è sicuri, fare attenzione alle email e ai contatti telefonici.

L’aggiornamento dei prezzi di riferimento di luce e gas comunicato da Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, mette in evidenza che a partire dal 1° ottobre le tariffe della luce e del gas nel mercato tutelato (ovvero con condizioni contrattuali ed economiche definite da Arera) sono aumentate sensibilmente, rispettivamente del 15,6% e dell’11,4% (quest’ultimo dato è legato anche alla consueta stagionalità con la relativa crescita della domanda), come conseguenza del rafforzamento della ripresa delle attività economiche e dei consumi tornando su livelli vicini a quelli pre-Covid. I dati si riferiscono alla famiglia tipo in tutela che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW; per il gas i consumi sono di 1.400 metri cubi annui.

Per quanto riguarda gli effetti sui consumatori (al lordo delle tasse), nel 2020 la famiglia tipo beneficia comunque di un risparmio complessivo di circa 207 euro all’anno rispetto al 2019.

Nel dettaglio, per l’elettricità la spesa nel 2020 per la famiglia tipo sarà di circa 485 euro, con una variazione del -13,2% rispetto al 2019, corrispondente a un risparmio di circa 74 euro all’anno.

Nello stesso periodo, l’esborso per il gas sarà di circa 975 euro, con una diminuzione del 12% rispetto all’anno precedente, con una riduzione di circa 133 euro in totale.

Considerando le singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica l’aumento è legato esclusivamente al rialzo della componente della materia energia, con un impatto del +15,6% sul prezzo finale della famiglia tipo, scomponibile in un +17,6% per effetto della voce energia e in un -2% legato alla voce di dispacciamento; rimangono invece invariati, nel loro complesso, gli oneri generali e le tariffe regolate di rete (trasmissione, distribuzione e misura).

Per il gas naturale l’andamento è determinato da un aumento della componente materia prima (con un impatto del +12,1% sul prezzo finale), legata alle quotazioni attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, in parte controbilanciato da una diminuzione delle componenti perequative delle tariffe regolate di trasporto e gestione del contatore (con un impatto del -0,7% sul prezzo finale), mentre si mantengono stabili gli oneri generali.

È probabile quindi che molti italiani si attiveranno per cambiare operatore energetico, anche perché sono diverse le offerte luce e gas presenti sul mercato libero (dal 1° gennaio 2022 termineranno i servizi di maggior tutela) con cui si può risparmiare, visto che le condizioni economiche sono definite dal fornitore in un ambito di libera concorrenza.

Più di una volta su due (nel 60% dei casi), secondo un’analisi, il motivo che spinge i clienti a cercare un nuovo fornitore di luce e gas è la ricerca di un prezzo migliore rispetto a quello che si sta pagando.

I truffatori sfruttano questa opportunità per attirare l’attenzione dei clienti insoddisfatti, cercando di convincerli che l’azienda con cui hanno in essere il contratto stia per aumentare le tariffe applicate o che sia ormai prossima al fallimento, portando a danni economici e pratici molto gravi.

In questo caso è importante non farsi prendere dalla fretta.

Qualsiasi proposta, infatti, deve essere accompagnata da un contratto scritto, che deve essere inviato in modo tale da analizzarlo con calma e controllare, grazie anche agli sportelli di aiuto di Arera, la correttezza delle informazioni offerte, che la società abbia l’autorizzazione a operare e che sia regolarmente riconosciuta dall’autorità.

Peraltro le frodi possono avvenire attraverso canali molto diversi tra loro: ci sono truffatori che tentano il primo approccio attraverso un’email che, in risposta a essa o dopo aver cliccato su un link, chiede di inserire dati personali, oppure altri provano a carpire informazioni telefonando a casa o sul cellulare o si presentano alla porta di casa.

In ogni caso, occorre tenere presente che il presunto addetto deve qualificarsi in modo tale che sia possibile verificarne l’identità e l’effettiva appartenenza allo staff dell’azienda per la quale dice di lavorare.

Bisogna poi rifiutare nel momento in cui qualcuno dovesse suonare il campanello senza un appuntamento chiedendo di entrare, perché non è così che operano le imprese del settore, e inoltre i fornitori di luce o gas non permettono mai ai propri addetti di riscuotere denaro contante dai clienti durante gli appuntamenti a domicilio.

Conviene tenere presente anche che il codice Pod per l’energia elettrica e il codice Pdr per il gas, presenti sulle bollette, identificano in modo univoco le forniture e senza di essi nessuno può procedere a un cambio di operatore: infatti è questa la prima informazione che i malintenzionati cercano di carpire al cliente.

Bisogna poi ricordarsi che un contratto di utenza è valido soltanto nel momento in cui esiste una doppia conferma, che l’azienda è obbligata a chiedere e che è possibile rilasciare sia in forma scritta sia tramite una registrazione audio: per questo bisogna fare particolare attenzione a non rispondere mai con monosillabi o frasi troppo semplici quanto si viene chiamati da un call center che insospettisce, perché queste parole potrebbero essere registrate e manipolate per simulare un’approvazione al cambio di fornitore.

È buona abitudine, inoltre, quando si riceve la bolletta non limitarsi a guardare l’importo da pagare, ma osservare anche le voci che concorrono al totale e se appaiono diciture come «cessazione contratto» o altre che insospettiscono è meglio contattare subito il fornitore e, se il caso, sia l’Autorità garante della concorrenza sia Arera.

In ogni caso, se si viene truffati, è possibile disconoscere il contratto inviando un formale reclamo se si ha modo di dimostrare che la firma sul contratto è falsa o estorta con l’inganno: in questo caso c’è il diritto di non pagare la bolletta, oltre che di sporgere denuncia all’Autorità garante pretendendo che il fornitore presso cui si è stati registrati riporti l’utente immediatamente nelle fila del precedente.

Nel caso in cui si abbia semplicemente cambiato idea, si può recedere dal contratto senza alcuna penale o obbligo di dare motivazione della scelta, avvalendosi del cosiddetto diritto di ripensamento, che può essere esercitato entro 14 giorni dalla firma dell’accettazione della proposta se si tratta di una vendita a domicilio o dall’invio della conferma scritta o della registrazione della conferma vocale con ricezione dei codici di accesso al sito del venditore se la vendita è avvenuta tramite telefono.

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19 Ottobre 2020 · Gennaro Andele

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