Bonus tiroide – Quanto spetta a seconda della percentuale invalidante?


Bonus, bonus tiroide





Mia madre, settantenne, è malata cronica per disturbi alla tiroide: ho saputo che esiste un sussidio dell’Inps per chi è afflitto da questa patologia.

E’ vero?

Sono oltre 6 milioni gli italiani con malattie della tiroide, la ghiandola posta alla base del collo che produce ormoni da cui dipende la regolazione, tra l’altro, di battito cardiaco e temperatura corporea oltre che del metabolismo.

Facile, quindi, immaginare l’interesse che sta riscontrando quello che in rete è stato definito “bonus tiroide”.

Cerchiamo quindi di capire cos’è e quali sono i requisiti e le condizioni per ottenerlo

Gli esperti di economia tengono a sottolineare che “bonus” è decisamente un termine improprio, perché non si tratta di un riconoscimento “una tantum”, ma di un’indennità mensile stabile, di valore proporzionale al grado di invalidità (che va dal 74% al 100) provocato dalla patologia, corrisposta dall’Istituto Nazionale di Previdenza (Inps).

L’ammontare del bonus tiroide va da un minimo di 286 euro ad un massimo di 550 euro al mese.

Il bonus tiroide è destinato a chi soffre di

  • carcinomi tiroidei
  • gozzo
  • ipotiroidismo
  • ipertiroidismo

Per ottenere l’indennità legata alle patologie della tiroide bisogna attivare la procedura di riconoscimento dell’invalidità.

Dunque, Prima di tutto occorre che venga a verificata la percentuale di invalidità che deve essere superiore al 74%.

Deve essere legata all’ipotiroidismo grave con compenso neuropsichiatrico e un ipoparatiroidismo che non risponde ai trattamenti.

Dopo avere presentato la domanda della richiesta, i risultati degli esami sono eseguiti dal centro medico
Attenzione: in sede di verifica della comissione dovrà essere esibita tutta la documentazione che attesta la patologia.

Per coloro che soffrono della malattia, l’assegno mensile del bonus tiroide Inps 2020, ha un importo pari a:

  • 286,81 euro, per chi ha un’invalidità minima pari al 74% e sino al 99%;
  • 550 euro per chi ha una percentuale di invalidità del 100%;
  • 520,29 euro per chi ha bisogno di assistenza continua e non può vivere la propria quotidianità da solo.

Ricordiamo che la legge stabilisce che per ottenere l’agevolazione a tutela degli invalidi occorre avere almeno il 33%.

A partire da quella percentuale, si può avere diritto, ad esempio, ad una protesi gratuita.

Mentre, se si ha una percentuale di invalidità superiore a 45% si verrà iscritti alle liste di lavoro per le categorie protette.

Se si ha il 50% si può usufruire dei congedi per le cure mediche mentre con il 66% di patologia si ha l’esenzione dal pagamento del ticket per visite ed esami.

30 Novembre 2020 · Gennaro Andele


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