Dal primo gennaio 2021 i bonus sociali per disagio economico saranno riconosciuti automaticamente dall’INPS ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda
come stabilito dal decreto legge 124/2019. Sarà sufficiente aver presentato una DSU/ISEE in corso di validità.
Le condizioni necessarie per avere diritto ai bonus per disagio economico sono:
– appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro, oppure,
– appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro, oppure,
– appartenere ad un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.
Uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o gas e/o idrica con tariffa per usi domestici e attivo, oppure usufruire di una fornitura condominiale gas e/o idrica attiva.
Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia – elettrico, gas, idrico – per anno di competenza.
L’anno di competenza è l’anno civile, cioè 2020, 2021, 2022 eccetera.
Per il 2022, sulla base della DSU/ISEE presentata dalla madre, relativamente al nucleo familiare di cui faceva parte anche il figlio, ad ella è stato attribuito il bonus sociale.
Il figlio ne ha, praticamente, già fruito una volta per il 2022, facendo parte (a gennaio) del nucleo familiare della madre.
Nel 2023, al figlio, percettore di RDC, sarà assegnato senz’altro il bonus energia (luce e gas): probabilmente la madre non avrà più diritto al bonus dal momento che la scala di equivalenza si ridurrà, per lei, da 2 ad uno.
22 Gennaio 2022 · Giovanni Napoletano