DOMANDA
Scrivo perché sono vittima di un ingiusto addebito da parte di una società di car sharing: quest’ultima, già contattatami a Novembre 2019 via email, mi accusa di aver effettuato un sinistro in data 4 novembre 2019, essendo l’ultima ad aver noleggiato l’auto in questione. Mi allega foto nelle quali è presente un danno al paraurti anteriore del veicolo che, qualora avessi procurato, io me ne sarei sicuramente accorta. Inoltre il mio noleggio è terminato in serata 00:30, mentre le foto (prive di data e ora) sono scattate con la luce del sole, ciò implica che il mezzo sia rimasto incustodito per più di 7/8h, non c’è una foto che ritragga la via completa, quindi non posso neanche sapere se è esattamente la via dove ho parcheggiato io il veicolo.
Dato che,appunto l’auto è rimasta incustodita per tante ore,durante le quali la responsabilità della stessa non sono assolutamente dell’ultima persona ad averla noleggiata, io credo proprio che si possa facilmente dedurre che siano stati causati da terze persone.
A novembre, quando venni contattata via email, risposi con più di 6 email chiedendo di essere messa in contatto subito con qualcuno dell’ufficio predisposto per parlare di tutto questo, ovviamente email che non hanno MAI ricevuto una risposta.
Il 3 Aprile, dopo ben 5 mesi, ricevo un email che mi informa che nei prossimi giorni riceverò la fattura via telematica di 895,95€ per spese di riparazione+50€ che preleveranno dal conto per spese di pratica.
Oggi 11/04/2020 ho ricevuto via email la suddetta fattura, ma non intendo assolutamente pagarla. Scrivo qui perché non so proprio come comportarmi in quanto trovo veramente scorretto che questa azienda faccia ricadere sui propri clienti il proprio rischio d’impresa, in quanto il mezzo da me noleggiato era intatto quando l’ho lasciato, e sprovvisto di una scatola nera che possa provare il sinistro di cui mi colpevolizzano.
La domanda è: mi conviene procedere per vie legali? e come e cosa posso fare? A chi rivolgermi?
Ho 24 anni e non ho assolutamente alcun tipo di esperienza in merito ecco perchè mi trovo qui a chiedere consiglio a voi.
RISPOSTA
Per le auto in car sharing è prevista, per legge, la polizza Kasko, che estende l’indennizzo ai danni subiti dall’auto, a prescindere dalla responsabilità del conducente o di terzi, e soprattutto a quelli eventualmente subiti dal veicolo ad opera di ignoti durante la sosta, peraltro, incustodita. Quindi, al massimo, ci sarebbe da pagare una piccola franchigia e non l’intero costo della riparazione, ammesso, e non concesso, fosse riconosciuta la responsabilità del sinistro dall’utilizzatore che per ultimo si è servito del veicolo prima dell’accertamento del danno.
Il suggerimento, pertanto, è quello di interrompere lo scambio via e-mail e di inviare alla società di car sharing una formale raccomandata AR, con la quale dichiara di aver ricevuto la fattura, ma di non riconoscere – come già chiarito nella corrispondenza intercorsa via e-mail – la responsabilità del sinistro, di aver lasciato il veicolo in sosta, alla fine della condivisione, in perfette condizioni (come potrà essere provato attraverso escussione di testi, qualora ciò si rendesse necessario) e che il sinistro, ove accertato, è da ricondurre alla responsabilità di ignoti nel periodo di sosta incustodita fra l’ora in cui è terminato il noleggio e quella in cui è stato rilevato il danno. Punto.
Il tutto senza entrare nel merito di particolari irrilevanti, quali l’esposizione della luce nelle foto del danno provocato dal sinistro addebitato.
Si tratta, comunque, di un banale tentativo di spillare soldi al primo sprovveduto: infatti, la richiesta di pagamento, per essere valida da un punto di vista legale, deve essere inviata con raccomandata AR, a meno che lei non disponga almeno di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC). Per il futuro, ignorare sempre pretese pervenute tramite e-mail di posta semplice.
11 Aprile 2020 - Giuseppe Pennuto
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