Assegno emesso a favore dell’amministratore di condominio poi risultato scoperto

Per evitare l’iscrizione in CAI e la revoca di sistema bisogna seguire la procedura di pagamento tardivo dell'importo nominale e della penale prevista












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Ho lasciato all’amministratore di condominio un assegno per spese condominiali: successivamente ho pagato tali spese in anticipo con bonifico ma l’assegno è stato ugualmente incassato. Come mi devo comportare?

Per evitare l’iscrizione in CAI (Centrale di Allarme Interbancaria) per emissione di assegni senza provvista, la revoca di sistema (divieto di emettere altri assegni per almeno sei mesi) e ulteriori sanzioni amministrative dal Prefetto, deve convincere l’amministratore di condominio beneficiario a rilasciarle liberatoria per una somma equivalente all’importo facciale dell’assegno più la penale del 10% dell’importo facciale, e presentarla, entro 60 giorni dalla data di scadenza, alla banca presso cui intrattiene il rapporto di conto corrente da cui è stato tratto l’assegno scoperto (pagando anche eventuali spese di protesto o per la constatazione equivalente dell’assenza di copertura), per fruire della tolleranza che la legge riserva a chi adempie al cosiddetto pagamento tardivo.

Ai fini della procedura sanzionatoria amministrativa prevista per chi emette assegni postali o bancari privi di adeguata copertura, è assolutamente irrilevante che lei abbia precedentemente ottemperato, con bonifico bancario, agli obblighi condominiali.

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19 Luglio 2020 · Simonetta Folliero

Un chiarimento: in caso di assegno scoperto consegnato al condominio e saldato già con bonifico, l’adempimento delle spese condominiali si può comunque considerare assolto?

Certamente i suoi obblighi verso il condominio possono essere considerati assolti: ma non basta. Lei ha violato la normativa vigente che tutela il sistema pubblico bancario nei confronti di chi emette assegni privi di adeguata copertura: si tratta di una questione che non è più limitata ai rapporti fra lei ed il condominio, ma che riguarda il pubblico affidamento nel sistema bancario di pagamento con assegni. Se non rimedia entro 60 giorni, andrà incontro a seri problemi, e non le servirà come giustificativo il fatto di aver comunque pagato le rate condominiali dovute, con bonifico bancario. Dovrà dimostrare di aver corrisposto al beneficiario dell’assegno (il condominio) anche una penale pari al 10% dell’importo facciale dell’assegno per il pagamento tardivo ed alla banca le spese per la constatazione del mancato pagamento alla scadenza dell’assegno. E’ questa la procedura da seguire quando si emette un assegno a vuoto poi presentato (anche per errore) alla banca per l’incasso.

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19 Luglio 2020 · Rosaria Proietti

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