Ho compiuto da poco 67 anni, vivo da sola, sono separata da mio marito con provvedimento giudiziale e non percepisco alcun reddito: non ho potuto beneficiare della pensione di cittadinanza avendo una giacenza media in conto corrente superiore ai diecimila euro. Si tratta di soldi lasciatimi in eredità da mia madre con i quali pago mensilmente l’affitto e faccio fronte alle spese di salute.
Il coniuge separato è titolare di pensione ma non è obbligato ad assegno di mantenimento a mio favore. La mia domanda è: ho diritto all’assegno sociale anche se il coniuge separato percepisce una pensione di vecchiaia?
Se non percepisce alcun reddito, se ha compiuto 67 anni, se la separazione è stata sancita da un provvedimento giudiziale, se non ha diritto ad un assegno di mantenimento, se l’effettività della separazione è desumibile dalla certificazione anagrafica (per considerare effettiva la separazione legale tra due coniugi è necessario, infatti, che gli stessi non vivano insieme), ha diritto all’assegno sociale.
Ricordiamo che l’assegno sociale è una prestazione economica, erogata a domanda, erogata a domanda, a favore di cittadini italiani e stranieri in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie previste annualmente dalla legge: l’età richiesta per poter accedere alle prestazioni in oggetto è di 67 anni per il 2020, mente l’entità della prestazione decresce con l’aumentare del reddito detenuto dal beneficiario fino ad azzerarsi oltre le soglie previste annualmente dalla legge: per questo si parla di importo massimo dell’assegno sociale.
Nel suo caso, avrà diritto a 459,83 euro, importo erogato per tredici mensilità esenti da tassazione IRPEF.
28 Dicembre 2019 · Giorgio Martini