Sono un anziano (72 anni) che non percepisce pensione (ho sempre lavorato in nero): mia moglie è venuta a mancare 3 anni orsono e vivo nella mia casa familiare.
Mi mantengo grazie agli aiuti dei miei figli, ma a volte sono costretto a mangiare alla Caritas.
Ho saputo dell’esistenza del cosiddetto assegno sociale: posso beneficiarne?
Quali sono i requisiti e come posso accedervi?
L’assegno sociale è rivolto ai cittadini italiani, agli stranieri comunitari iscritti all’anagrafe del comune di residenza e ai cittadini extracomunitari/rifugiati/titolari di protezione sussidiaria con permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo con età superiore a 66 anni e 7 mesi: i beneficiari devono percepire un reddito al di sotto delle soglie stabilite annualmente dalla legge.
L’importo dell’assegno è pari a 453 euro per tredici mensilità.
Hanno diritto all’assegno in misura intera i soggetti non coniugati che non possiedono alcun reddito e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore al totale annuo dell’assegno.
Per l’anno 2018 il limite di reddito è pari a 5.889,91 euro annui e 11.778 euro, se il soggetto è coniugato.
Hanno diritto all’assegno in misura ridotta i soggetti non coniugati che hanno un reddito inferiore all’importo annuo dell’assegno e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare compreso tra l’ammontare annuo dell’assegno e il doppio dell’importo annuo dell’assegno.
L’assegno non è soggetto alle trattenute IRPEF.
L’assegno sociale non è reversibile ai familiari superstiti e non può essere erogato all’estero. Se il soggiorno all’estero del titolare dura più di trenta giorni, l’assegno viene sospeso e revocato dopo un anno di permanenza all’estero.
Dunque, direi che lei rientra a pieno nei requisiti per fruire dell’assegno sociale: a domanda deve essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato, al cui interno è possibile scaricare il manuale contenente le istruzioni fondamentali per la compilazione.
28 Dicembre 2017 · Giovanni Napoletano