Agente di commercio – Prelievo forzoso Equitalia da conto corrente dopo pignoramento presso azienda mandataria






Sono un agente di commercio che da questa primavera dietro pignoramento presso terzi che è giunto alla mia azienda mandante, abbiamo di comune accordo, avviato una regolare trattenuta sulle mie fatture fino al massimo del 20% a favore di Equitalia.

Con sorpresa 3 giorni fa mi sono trovato azzerato il conto corrente dove l’azienda mi bonifica le fatture con un prelievo forzoso da parte di Equitalia con causale postagiro a loro favore senza che bancoposta mi avvertisse in alcuna maniera.

Cosa posso fare? Ed è giusto che questo accada dopo esserci accordati in precedenza? Inoltre non è illegale che non vengo informato preventivamente da Bancoposta?

Posso chiedere all’azienda per cui lavoro di non trattenermi queste somme visto che le hanno già prelevate?

Stranamente la Postepay collegata al conto aveva un residuo importante che non è stato toccato e che io ho preventivamente prelevato.

Il pignoramento presso terzi, ed in particolare quello esattoriale, non prevede accordi fra Equitalia ed il terzo pignorato, tanto meno con il coinvolgimento del debitore.

Una volta ricevuta la notifica del pignoramento, il terzo pignorato deve adempiere e non è tenuto ad avvertire il debitore esecutato (a cui sono stati comunque già notificati i titoli esecutivi, cioè le cartelle esattoriali). Questo vale sia per l’azienda mandataria che per Bancoposta.

Andrebbe esaminato l’atto di pignoramento notificato all’azienda mandataria per verificare quale articolo del dpr 602/73 è stato invocato.

In base all’articolo 72 ter del citato decreto, le somme derivanti da un rapporto di lavoro dipendente possono essere pignorate dall’agente della riscossione in misura pari al 20% qualora esse superino i cinquemila euro.

Se il rapporto di lavoro fra debitore ed azienda mandataria è stato inquadrato nell’ambito di un rapporto di lavoro dipendente, allora il conto corrente non poteva essere azzerato: Bancoposta avrebbe dovuto lasciare intatto l’ultimo accredito effettuato dalla società mandataria.

Il rimedio, per recuperare almeno l’ultimo versamento datoriale in conto corrente, è quello di un ricorso al giudice delle esecuzioni.

L’azienda mandataria, terzo pignorato, non può disattendere l’ordine di prelievo ricevuto da Equitalia su richiesta del debitore. Se il pignoramento dal conto corrente ha consentito il rimborso totale del credito per cui agisce Equitalia, quest’ultima dovrebbe liberare il terzo pignorato. Altrimenti è necessaria un’istanza in autotutela del debitore e, se questa non bastasse a risolvere il problema, un ricorso al giudice delle esecuzioni presso il Tribunale territorialmente competente.

Sul fatto che la carta prepagata Postepay sia uscita indenne dal pignoramento del conto corrente postale collegato non mi soffermo: gli ex postini, aspiranti bancari, ne combinano di ogni.

19 Dicembre 2015 · Tullio Solinas


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