Acquisto auto usate – Qualche consiglio per evitare fregature ed ottenere garanzie


Acquisto autovettura





Vorrei acquistare, per la prima volta, un’auto usata: ho sempre comprato mezzi nuovi e sono un po’ inesperto in questo ambiente.

Vorrei evitare fregature e soprattutto avere garanzie.

Potete aiutarmi?

Ogni giorno, molti consumatori si chiedono a cosa bisogna stare attenti quando si acquista un’autovettura usata, per evitare spiacevoli sorprese e soprattutto ottenere buone garanzie post vendita.

La prima cosa da sapere è che la scelta dovrebbe cadere, preferibilmente, su un venditore professionista, quindi concessionaria, autosalone o officina.

E questo per un motivo molto semplice: perchè in questo caso si applica il Codice del consumo che prevede un regime di garanzie rafforzate agli articoli 128 e seguenti.

Detto che dal punto di vista delle tutele di legge sono uguali, sarebbe meglio scegliere il concessionario, il quale di solito è in grado di garantire un’organizzazione completa: non solo vendita, ma anche officina, assistenza e così via.

Tuttavia non è sempre facile individuare i soggetti autorizzati dalle case, quindi è bene informarsi.

Inoltre, prima dell’acquisto, è bene verificare che non siano presenti ipoteche e fermi amministrativi.

Per scoprirlo, basta chiedere una visura al Pubblico registro automobilistico, il PRA.

Si può farlo di persona, via Internet o attraverso le agenzie specializzate.

Attenzione però, spesso passa del tempo tra il momento in cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione fa scattare le sue “ganasce” e la registrazione del fermo amministrativo da parte del PRA.

Ed è in quest’intervallo che un privato può cercare di vendere la sua auto, approfittando appunto del fatto che il fermo non è stato ancora registrato.

Chi compra un’auto sotto fermo lo eredita: cioè non può guidarla fino a che il vecchio proprietario non ha sanato la sua posizione.

Inoltre è importante verificare il libretto di manutenzione.

Un documento obbligatorio, previsto dal progettista, che deve riportare, in ordine progressivo, gli interventi effettuati negli anni.

Comunque, in caso di contenzioso giudiziario fra acquirente e venditore, per legge, il Foro competente è sempre quello del consumatore.

Quindi se l’acquirente è di Milano e il venditore di Reggio Calabria il giudizio si terrà a Milano.

Alcuni contratti di vendita possono avere la clausola che il foro competente sia quello del venditore: è una clausola vessatoria, proibita dalla legge.

Chi la inserisce, va incontro a sanzioni.

La presenza di clausola vessatoria non annulla il contratto, ma a decadere è solo la clausola.

Inoltre l’acquirente danneggiato ha diritto di rivolgersi all’Antitrust, la quale avvierà un’indagine, senza costi per il consumatore e il professionista sanzionato pagherà multe salate.

Proseguendo è bene ricordare che non esiste una lista nera di modelli da evitareE una “bianca” di modelli affidabili.

Spesso questa idea è frutto di astute campagne di comunicazione da parte delle case automobilistiche.

Fino all’avvento della globalizzazione queste liste potevano anche avere un senso, ma ormai sotto il cofano le vetture sono livellate.

Spesso diverse case automobilistiche usano i medesimi motori, per cui è molto difficile sostenere che una determinata marca di usato è più affidabile di un’altra.

Non è un segreto né uno scandalo: è normale tra le case scambiarsi blocchi di motore e cambi.

I veicoli moderni sono strutturati indicativamente per 350 mila chilometri di percorrenza e 18 anni di vita. Questo il loro ciclo di vita massimo.

Quindi, per esempio, un’auto usata con 150 mila chilometri è ancora a metà della sua vita.

Ovviamente a patto che sia stata tenuta bene, con controlli regolari e così via. Per certi versi l’auto a benzina è più affidabile nel tempo.

Se l’auto è stata acquistata da un professionista, l’acquirente ha diritto a quella che la legge chiama la Garanzia legale di conformità, che per legge dura 24 mesi.

In questi due anni il compratore è garantito contro i difetti di conformità: ha diritto al ripristino delle condizioni di conformità del veicolo rispetto alla consegna, mediante riparazione.

Se invece il danno è troppo grave o la riparazione troppo costosa per essere conveniente, si può arrivare anche alla risoluzione del contratto: l’acquirente restituisce la macchina, il venditore i soldi, meno il valore equivalente alla percorrenza fatta.

Queste regole valgono anche se compro un’auto usata da un commerciante ma la garanzia può essere limitata ad un anno (deve essere scritto sul contratto, altrimenti vige la durata biennale.

Se invece una situazione del genere si verifica tra privati non vale il Codice del consumo, ma il Codice civile, per cui il venditore è tenuto a offrire all’acquirente un bene esente da vizi.

E c’è una importante differenza: nel caso della prova spetta a quest’ultimo.

Tra privati, spetta all’acquirente.

Cioè, se acquistate da un concessionario, è lui a dover dimostrare che l’auto usata era in buone condizioni.

Se invece comprate da un privato, siete voi a dover dimostrare che era “difettata”.

E non è facile…

5 Giugno 2019 · Giovanni Napoletano


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